il programma espositivo
di
Palazzo Grassi e Punta della Dogana per il 2023
CHRONORAMA. Tesori fotografici del 20°
secolo
Una mostra di fotografie
Palazzo Grassi
12 marzo
2023 – 7 gennaio 2024
A cura di Matthieu Humery, consulente per
la fotografia
BERT STERN, Twiggy wearing a mod
minidress by Louis Féraud and leather shoes by François Villon,
1967, Vogue © Condé Nast
“CHRONORAMA. Tesori fotografici del 20° secolo” è la prima grande mostra dedicata ai capolavori provenienti dagli archivi di Condé Nast, in parte recentemente acquisiti dalla Pinault Collection.
La mostra riunisce oltre quattrocento opere che riportano in vita, il 20° secolo attraverso eventi, fenomeni sociali e personalità illustri che lo hanno segnato. Percorrendo il secolo dagli anni Dieci fino agli albori degli anni Ottanta, questa selezione presenta le opere di oltre centocinquanta artisti internazionali come Edward Steichen, Berenice Abbott, Cecil Beaton, Lee Miller, André Kertész, Horst P. Horst, Diane Arbus, Irving Penn, Helmut Newton, tra i fotografi, Eduardo Garcia Benito, Helen Dryden e George Wolfe Plank, tra gli illustratori. Tra i più grandi talenti della loro generazione, questi artisti hanno definito l’estetica fotografica e artistica del tempo attraverso la pubblicazione del proprio lavoro sulle riviste edite da Condé Nast (Vogue, Vanity Fair, House & Garden, Glamour, GQ…).
Il nucleo di immagini storiche in mostra è posto in dialogo con “Chronorama Redux”, un progetto che propone uno sguardo contemporaneo sulle opere di “CHRONORAMA” attraverso i lavori di quattro artisti: Tarrah Krajnak, Erik N. Mack, Giulia Andreani e Daniel Spivakov. Le opere saranno allestite in quattro spazi espositivi diversi di Palazzo Grassi come interludi che irrompono nel percorso cronologico e lineare della mostra principale. Rinnovare lo sguardo, esplorare il rapporto con il tempo e le immagini, trasmettere testimonianze del passato: questi sono i principi della Pinault Collection, che si incarnano perfettamente in questo primo progetto inedito attorno gli archivi leggendari Condé Nast.
Icônes
Una mostra di opere della
Pinault Collection
Punta della Dogana
2 aprile 2023 – 26
novembre 2023
A cura di Emma Lavigne, direttrice generale Pinault
Collection, e Bruno Racine, direttore e amministratore delegato di
Palazzo Grassi – Punta della Dogana
La parola “icona” ha
due accezioni: la sua etimologia greca rimanda ai concetti di
“immagine” e “somiglianza”, mentre il suo utilizzo
generalmente si riferisce alla pittura religiosa, in tempi più
recenti il termine è stato associato all’idea di modello, figura
emblematica. L’immagine – la sua capacità di rappresentare una
presenza, tra apparizione e sparizione, ombra e luce, di raffigurare
uno spazio fisico e di generare un’emozione empatica con i
visitatori – è al centro di questa mostra concepita per gli spazi
espositivi di Punta della Dogana e il contesto veneziano nello
specifico, costantemente arricchito dal dialogo senza fine tra
Oriente e Occidente.
L’icona – vettore del passaggio verso un
altro mondo e altri stati di coscienza (contemplazione, meditazione)
– riporta a una realtà trascendentale con il potere di
attualizzare la presenza dell’invisibile, creando un’emozione o
un abbagliamento estetico e spirituale. Queste sono le iconostasi,
dispositivi che nascondono gli officianti del culto dietro un muro di
immagini, come una porta verso il mondo divino. Sono opere che
generano spazi come tante pause o luoghi di raccoglimento nell’era
della saturazione di immagini e della loro appropriazione indebita.
Dipinti viventi, riti e tutto ciò che fa dell’immagine uno spazio
di relazione tra gli esseri umani e che li trascende.
Citando
Marie-José Mondzain che nella sua riflessione filosofica dedicata al
cineasta russo Andrej Tarkovskij sottolinea come l’autore del film
Andrej Rublëv, attraverso la sua poetica cinematografica: “strappa
l’icona dalla Chiesa e associa l’avventura dello sguardo alla
costituzione di una nuova assemblea”. Le opere raccolte invitano
attraverso l’esplorazione del significato stesso di immagine a una
condivisione di ciò che è visibile.
“Icônes” è una mostra
tematica che riunisce opere della Collezione Pinault realizzate dagli
artisti Josef Albers, Maurizio Cattelan, Edith Dekyndt, David
Hammons, Arthur Jafa, Donald Judd, On Kawara, James Lee Byars,
Sherrie Levine, Agnes Martin, Paulo Nazareth, Camille Norment, Roman
Opalka, Lygia Pape, Michel Parmentier, Philippe Parreno, Robert
Ryman, Dayanita Singh, Rudolf Stingel, Danh Vo e Chen Zhen.
Tra
figurazione e astrazione, la mostra invoca tutte le sfaccettature
dell’immagine nel contesto artistico – pittura, video, suono,
istallazione, performance – attraverso una selezione di opere
emblematiche della Collezione Pinault e di dialoghi inediti tra
artisti che le sono particolarmente cari (David Hammons/Agnes Martin;
Danh Vo/Rudolf Stingel; Sherrie Levine/On Kawara…). La mostra
intende rappresentare sia la fragilità sia la potenza delle immagini
e il loro carattere polisemico: le opere diventano apparizioni,
illuminazioni, rivelazioni, fino alla trasfigurazione.
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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