lunedì 30 gennaio 2023

Platea | Palazzo Galeano presenta La programmazione espositiva 2023

Platea | Palazzo Galeano, l’associazione culturale nata nel 2020 a Lodi dall’iniziativa di un gruppo di amici appassionati di arte e architettura, con l’obiettivo di sostenere l’arte emergente e la produzione sul territorio, presenta la programmazione culturale per il 2023

 

Rä di Martino, “Play” 2022, stativi e luci led, pellicole frost, gelatine colorate.


Dopo Marcello Maloberti (2021) e Luca Trevisani (2022), l’artista leader della terza edizione del palinsesto espositivo dedicato agli artisti emergenti è Rä di Martino che inaugurerà la nuova stagione con il progetto espositivo “Play”, visibile da venerdì 10 marzo a mercoledì 10 maggio 2023.


Con il supporto dei giovani curatori Benedetta Monti (Forlì, 1994) e Niccolò Giacomazzi (Firenze, 1995), Rä di Martino ha selezionato quattro artisti under 35: Valerio D’Angelo (Roma, 1993), Martina Cioffi (Como, 1991), Camilla Gurgone (Lucca, 1997) e Vittorio Zeppillo (San Severino nelle Marche, 1998) che, dopo di lei, saranno protagonisti di altrettante esposizioni personali.

Il format ideato da Platea si basa infatti sul principio del dialogo: tra l’artista leader e i suoi “allievi” con cui lavora a stretto contatto nell’elaborazione e sviluppo dei loro progetti espositivi; tra gli artisti, i curatori e il board di Platea con cui viene condivisa e discussa ogni singola fase del progetto; tra gli artisti e i curatori che, a ogni esposizione, si concretizza in pubblicazioni dedicate, pubblicate come poster disponibili gratuitamente per il pubblico.

Il primo biennio di attività ha visto avvicendarsi 12 esposizioni personali, tutte costituite da progetti inediti e site-specific che, in maniera diversa, hanno nutrito una riflessione più ampia sull’agire umano nei confronti dell’ambiente naturale e su questa tematica che proseguirà lungo tutto quest’anno. Ogni mostra è stata l’occasione per coinvolgere il pubblico in discussioni aperte davanti alla piazza di Platea, che hanno portato a Lodi diverse personalità del mondo della cultura come Andrea Staid, Piergiorgio Caserini e Riccardo Venturi e che proseguiranno per tutto il 2023 con nuovi ospiti e interessanti punti di osservazione.

Spiega Carlo Orsini, direttore artistico di Platea: «in questi due anni, insieme ai nostri artisti siamo passati attraverso la riproduzione dello studio come “ambiente” (Vittoria Viale), la costruzione di uno spazio con materiali edili e feticci di libri (Giulio Locatelli), la ricostruzione video installativa della scena di un crimine (Silvia Berry), la riproduzione fotografica estetizzante di residui naturali e resti industriali (Vittoria Mazzonis di Pralafera), la costrizione artificiale di una pianura nebbiosa lisergica (Alberonero), la pietrificazione con una stampa decorativa di una enorme foglia di palma (Luca Trevisani), l’accesso a dimensioni parallele di corpi celesti mianiaturizzati (Deborah Martino), una espressione ambientale che ha utilizzato l’infrasottile retrostante la pelle della città (Alessandro Manfrin), l’accesso tramite un portale a un mondo onirico (Maria Vittoria Cavazzana), la rappresentazione di una società mononucleare, ibrida ed effimera (Marco Sgarbossa) fino ad arrivare alla monumentalità istantanea della forza del fiume Adda in una espressione scultorea (Fabio Roncato).»

Nel solco di questa riflessione sul binomio arte/natura è stata disegnata la programmazione 2023, con nuove prospettive e ambiti di pensiero che reinterpreteranno lo spazio offerto da Platea, puntando sull’eterogeneità dei mezzi espressivi.


Valerio D’Angelo predilige elementi installativi che utilizzano l’illuminotecnica ed elementi scultorei che partono da ready made e si trasformano.
Martina Cioffi utilizza elementi scultorei ripetitivi per costruire strutture ossee ed esoscheletri ceramici di grande potenza.
Camilla Gurgone esprimendosi con l’installazione e la performance si interroga sul contenuto posticcio e artefatto delle relazioni.
Vittorio Zeppillo si esprime principalmente con la pittura ma fa parte del collettivo Hardchitepture con cui realizza performance e ùinstallazioni ambientali.

«Per noi di Platea, e per “noi” intendiamo tutto il pubblico che Platea convoca – prosegue Carlo Orsini - questo percorso si sta sempre meglio delineando come crescita: dall’incidente di sguardo che era il nostro obbiettivo iniziale, siamo arrivati a una complessa tessitura di relazioni che si formano all’interno della “platea” ad ogni inaugurazione, ad ogni incontro. La città ha risposto al nostro appello: la costruzione di una comunità al cospetto dell’arte contemporanea era uno degli obbiettivi ambiziosi che ci eravamo posti e, ad ogni incontro, si va materializzando. Guardando il nostro progetto possiamo affermare che, dando visibilità a differenti esperienze estetiche che testano i limiti di capacità di posizionamento etico dello spettatore nel suo rapporto con l’ambiente che lo circonda, cerchiamo di esprimere la possibilità dell’arte di catalizzare una riflessione morale sul destino della collettività. Un esercizio per affinare il nostro pensiero su come l’arte possa tendere a “dire la verità” (parresia). “L’affinità della parresia con la cura di sé […] viene considerata come una techne di guida spirituale per l’educazione dell’anima” (M. Foucault - Discorso e verità pag. 199)»

L’attività di Platea non si limita alla produzione di momenti espositivi, ma si sviluppa anche nella costruzione di progetti speciali in sinergia con diverse realtà del territorio. Torna ad esempio il concorso “Buon compleanno Platea!” che premia l’opera di uno studente delle scuole secondarie del lodigiano, con la realizzazione di una campagna di affissioni per le strade di Lodi, in ricordo della performance con cui Marcello Maloberti ha dato inizio all’attività di Platea.

Con il proseguo di questa avventura, Platea | Palazzo Galeano si propone di dare impulso a un nuovo ecosistema relazionale in città, basato sulla condivisione di valori culturali ed estetici, invitando il pubblico e la cittadinanza alla partecipazione attraverso formule diverse di mecenatismo, al fine di rafforzare il senso di comunità e responsabilità civile.

Le mostre del palinsesto emergenti sono realizzate grazie al sostegno della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi Onlus e grazie alla generosità dei donatori che ne hanno condiviso attività e obiettivi.


Il progetto Platea | Palazzo Galeano è realizzato anche grazie al supporto dei main partner Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa e Consorzio Tutela Grana Padano e ai partner tecnici Solux Led Lighting Technology e Verspieren Broker di Assicurazione.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA



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