Programma radiofonico di Antonella Giordano
Se per dottore e dottoressa, come per professore e professoressa e molti altri lemmi ancora l’evoluzione del tempo ha sanato il gender allocativo per tante professioni ancora oggi il possesso di un titolo accademico da parte di una donna deve fare i conti con espressioni con marcati risvolti discriminatori/offensivi nei confronti delle donne stesse. E’ una questione che affonda le sue radici in una cultura diffusa e radicata che purtroppo talvolta divide le stesse donne. Basti pensare all’appellativo/allocutivo “signora/signorina” sul quale si sono incartate generazioni di entrambi i sessi fino a pochi anni fa sia negli atti ufficiali che nella colloquialità. Questione oggi desueta nei documenti ma ancora presente in molti contesti professionali dove una donna laureata, specializzata, masterizzata è sovente definita “signora” mentre i colleghi sono qualificati dottori, professori, ingegneri, ecc. Questa è una costumanza che ho sempre rispedito (fieramente fronteggiando tutte le conseguenze) al mittente puntualmente rendendo “pan per focaccia”. Prima di introdurre la storia di oggi dedicata alla prima donna che conseguì la laurea in ingegneria dopo una lunga e complessa seduta di laurea in cui il problema era come definire “la signorina”.
La storia che racconto nel programma è quella di Emma Strada, la prima ingegnera d’Italia.
La puntata andrà in onda in diretta martedì p.v. alle 12:15 e in replica giovedì p.v. alle ore 17.30 su
RadioRegional (AM – Onde Medie sulla frequenza 1440 kHz)
o al link:
https://www.radio-italiane.it/regional-radio
In podcast al link:
https://www.regionalradio.eu/onair/podcast/storiaestorie/
(i link non hanno accesso diretto ma sono da copiare e incollare sul web)
Vi aspetto Antonella Giordano
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