venerdì 21 febbraio 2025

La metamorfosi del femminile il volto e ( altro ) tra rivelazione e interpretazioni artistiche



 
Inaugurazione 9 marzo alle ore 11:00 
Testo critico Rocco Zani 
Artiste in mostra:
Maria Rosaria Balzerano, Luciana Mastrangelo, Raffaella Vitiello, Alessia Zolfo.


di Rocco Zani   ….. Dal 9MARZO / 30 MARZO _ MUSEO MAV un comune sentire fabbricato nel tempo. … e ognuna di queste autrici riflette, per tracce autonome, il dissenso e l’inquietudine,  l’infettante approccio di un umanesimo mestamente orfano di rincuoranti ormeggi.
 
A Giovanni Mangiacapra – amico di rocambolesche visioni, va il merito di aver raccolto queste testimonianze, di aver stretto relazioni, di essere soprattutto sentinella accorta.

PARTECIPANO:
Interviene Alessandro Remondelli Presidente della Fondazione Mav C.I.V.E.S. di Ercolano
Interviene: Ciro Cacciola Direttore Generale della Fondazione  Mav C.I.V.E.S.
interventi Saulino Carmela del Comune di Ercolano
interviene Stefania Scarano U.D.I  
interviene Monica Aquino scrittrice  assistente sociale , counselor
interviene Vittorio del Re per DWS model
interviene Aldo Rivieccio Presidente associazione O D V Chiamami per nome per persone con disabilità intellettiva di Torre del Greco
interviene Rocco Zani critico
interviene Giovanni Mangiacapra per Connessioni aps presidente.

 

Partecipano Regione Campania – Comune di Ercolano – MAV –– Connessioni aps – U D I - A.C.I – DWS model – The Spark Creative Hub - Mondadori

Esposizione organizzata da: 

Connessioni aps Connessioni aps mail connessioniarte@virgilio.it telefono 3397919227
MAV museo mav.it telefono 0817776843 info@museomav.it
orario 9.00 - 17.00 orario continuo

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

Eboli in Moment - Letture animate multilingue, incontri e meeting sul territorio - Edizioni IL SAGGIO


 

 

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"Forme e segni, composizione composizione art. 2025" di Giovanni Mangiacapra - Connessioni aps

 




Titolo: Forme e segni composizione art.,

Lavoro su carta
Napoli: 2025

Autore: Giovanni Mangiacapra



Giovanni Mangiacapra (Napoli, 1955). Inizia la sua attività artistica negli anni 70, con una mostra collettiva organizzata dal centro Don Gnocchi di Parma. Oggi, le opere di Mangiacapra guardano alla natura e, interagendo con essa costruisce quel rapporto fisico, la sua arte apre, sempre nuovi varchi, confronti per sperimentare con il suo segno artistico le continue impressioni.

I suoi lavori partono dal quotidiano, dalla sua conversazione vissuta con la città, non la reputa una "avanguardia" e non segna memorie storiche. Vive le sue emozioni, con i “suoi colori, i segni e con le macchie che riproduce”.


Contatti: giovanni.arte@virgilio.it web

 http://www.giovannimangiacapra.it
Tel. 39 3397919227

https://www.facebook.com/artegiovanni/

(i link non hanno accesso diretto ma sono da copiare e incollare sul web)

 

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Francesco Pannofino in scena al Teatro Delle Arti di Salerno con “Chi è io?”




Sabato 22 febbraio alle ore 20:45 e domenica 23 febbraio alle ore 18:00, il Teatro Delle Arti di Salerno ospiterà lo spettacolo “Chi è io?”, una commedia psicologica e visionaria scritta e diretta da Angelo Longoni. Protagonista principale è Francesco Pannofino, affiancato sul palco da Emanuela Rossi, Eleonora Ivone e Andrea Pannofino.

 
“Chi è io?” esplora i meandri della psiche umana attraverso la figura dell’intellettuale e psicoanalista Leo Mayer. In un turbinio di emozioni, Mayer si interroga sulla natura dell’io, rivivendo come in un vortice il sogno della sua vita. La commedia intreccia tre piani narrativi: la realtà quotidiana di Mayer, le sue sedute terapeutiche con pazienti dalle dinamiche relazionali e psichiche complesse, e un immaginario show televisivo di successo in cui vengono intervistati personaggi anticonformisti. Questo show, frutto della mente di Mayer, dissolve le sue riflessioni filosofiche in un contesto trash televisivo, creando uno spaesamento sia comico che inquietante. La fusione tra alto e basso, tra riflessione intellettuale e intrattenimento popolare, rende indistinguibili i confini tra realtà e fantasia. Attraverso questi piani narrativi, lo spettacolo invita il pubblico a riflettere su questioni esistenziali fondamentali: chi siamo veramente? Cosa desideriamo? In definitiva, tutti abitiamo simultaneamente la realtà, la fantasia e l’inconscio, e tutti cerchiamo amore e perdono.

 


 

 

Francesco Pannofino, nato il 14 novembre 1958 a Pieve di Teco, è un attore e doppiatore di grande rilievo nel panorama artistico italiano. Conosciuto per aver prestato la voce a celebri attori internazionali come George Clooney e Denzel Washington, Pannofino ha anche una ricca carriera teatrale e cinematografica. Tra i suoi lavori più noti, la serie televisiva “Boris” e il film “Notturno bus”. La sua versatilità e presenza scenica lo rendono uno degli interpreti più apprezzati dal pubblico e dalla critica.

 
Lo spettacolo “Chi è io?” è un atto unico della durata di un’ora e 30 minuti. I biglietti sono disponibili presso il botteghino del Teatro Delle Arti.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA


Avvio dei Percorsi PCTO al Parco Archeologico di Ercolano: un'opportunità formativa per gli studenti del territorio



Avviati nel mese di febbraio i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento) al Parco Archeologico di Ercolano, che si concluderanno nel mese di aprile. Un'opportunità unica che coinvolge studenti del territorio secondo percorsi formativi concordati con ben sei Istituti superiori del territorio vesuviano: in particolare di Torre del Greco il Liceo “G. De Bottis”, gli Istituti “E. Pantaleo” e “Francesco Degni”; di Portici l’Istituto “Francesco Saverio Nitti”; di San Giorgio a Cremano l’Istituto “Rocco Scotellaro” e l’“Adriano Tilgher” di Ercolano. La formazione è intesa in modo innovativo e prevede attività pratiche, culturali e di accoglienza, con l'obiettivo di arricchire il percorso  professionale e personale degli studenti tanto come singolo quanto come gruppo di lavoro.


Il progetto si propone un’immersione nel mondo della gestione del patrimonio culturale, offrendo la possibilità di diventare protagonisti di azioni connesse alla conservazione e alla valorizzazione dei beni archeologici e culturali. I ragazzi saranno coinvolti in attività didattiche, che spaziano dalla gestione e conservazione delle antiche rovine, fino alla cura e alla promozione del sito.


Oltre agli aspetti formativi, grazie al supporto dei professori di ciascun Istituto, di esperti e tutor del Parco, i ragazzi avranno l'opportunità di entrare in contatto con i visitatori, svolgendo attività di accoglienza, affinando le proprie competenze comunicative e di relazione, e approfondendo la storia di Ercolano.


Il parco a sua volta guadagnerà non solo degli speciali ambasciatori ma degli interpreti che con la loro freschezza ed entusiasmo miglioreranno la qualità dell’esperienza di vista dell’antica Ercolano.
L'iniziativa rappresenta un esempio concreto di integrazione tra il Parco Archeologico di Ercolano e le scuole, unendo l'impegno educativo con la promozione del patrimonio culturale, contribuendo così alla crescita dei giovani e alla valorizzazione della città di Ercolano.


"Questo progetto si inserisce perfettamente nella nostra missione di valorizzare il patrimonio storico, educativo e culturale di Ercolano mediante la condivisione e la partecipazione delle  nuove generazioni in prima persona e nel ruolo di protagonista", ha dichiarato il direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano "Siamo felici di poter offrire un'esperienza formativa di valore, che non solo arricchirà il percorso scolastico, ma aiuterà anche a sviluppare competenze fondamentali per il futuro professionale di centinaia di giovani studenti e futuri cittadini del territorio."


Il programma dei PCTO proseguirà fino ad aprile, con un calendario di attività che vedrà la partecipazione di oltre 600 studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

RED CANZIAN presenta CENTOPAROLE

DOMANI TUTTI A TREVISO
Nel Palazzo più istituzionale della città
Sarà un pomeriggio ricco di ricordi e riflessioni…


 INFO COME DA COMUNICAZIONI RESE UFFICIALMENTE PUBBLICHE 

Fuocherello | In Levare | Francesco Carone, Maria Deval | 29 febbraio – 19 aprile 2025

Maria Deval, Maree, 2024

 

Fuocherello presenta In Levare, una mostra che raccoglie le opere di due artisti, Francesco Carone e Maria Deval.

Lo spazio espositivo accoglie al suo interno cinque sculture e una stampa tratta da una matrice xilografica in legno di ciliegio.


I due artisti nel corso della propria ricerca si sono cimentati con la scultura, ma il tratto che caratterizza questi specifici lavori in mostra è la pratica della scultura a taglio diretto.
In Levare è la consumata apparizione dell’immagine dal blocco, avventura plastica che si differenzia dal modellare o da qualsiasi altra techne e forse la pratica più antica dello scolpire: essenzialmente un viaggio senza ritorno, laddove, quando cavi, cavi per sempre.

Scrive Emanuele Becheri nel testo di presentazione della mostra (estratto):

Prima di questa decisa  intenzionalità c’era solo il sasso e l’albero a stagliarsi nel paesaggio.
*Mi domando da quale temperie arrivi oggi l’ostinazione di questi due artisti a cavare via il superfluo dalla massa, a rendere vivo o morto un materiale a colpi di scalpello.


Quando guardo le loro opere, ho la percezione di vedere i due artisti nell’atto di scolpire. Non so se questo fantasma sia un valore, un annebbiamento o il valore stesso di queste sculture, ma di certo  questi ex materiali paiono definitivamente vivi.

*Di Francesco Carone il primo lavoro che mi colpì fu il ritratto scolpito  di un nocciolo  (Nocciolo, 2012) – seppi poi – intagliato dal ramo dalla stessa pianta che l’aveva generato (un pesco in fiore). Di fatto  una scultura con un autentico peso specifico, che chiedeva di essere guardata con attenzione.  Il circolo virtuoso che Francesco aveva innescato ampliò lo sguardo su quella scultura; ma ciò che mi rimase più impresso fu quella presenza, quel deposto nocciolo: la sua piccola dimensione monumentale racchiudeva il seme dello scolpire.


Mentre di Maria Deval ho visto per la prima volta una testa due anni fa. Costretto ad avvicinarmi per la sua dimensione al limite del visibile, ne ho visto la decisività dello sguardo: ciò che era presente  non aveva una forma, usciva letteralmente dalla scultura, generava un paesaggio. Lo sguardo della scultura.
Come soffiare dal tempo.


Ho saputo poi che quella testa, che lei chiama Selva, era stata intagliata sfruttando un nocciolo.


INFO

Francesco Carone, Maria Deval

In Levare

A cura di Emanuele Becheri

29 febbraio – 19 aprile 2025

Inaugurazione 28 febbraio h 18 (solo su invito)

 

Fuocherello

Via 25 Aprile, 37 - 10040 Volvera (TO)

La galleria aperta tutti i giorni solo su appuntamento

+39 351 3106014 | contact@fuocherello.com

 

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