martedì 23 aprile 2024

PER LA SETA da Napoli a Valencia


 

Venerdì 3 maggio 2024 ore 17.30-20.30 a Movimento Aperto, via Duomo 290 /c Napoli si inaugura la mostra  PER LA SETA- da Napoli a Valencia. Quindici artisti , spagnoli ed italiani sono intervenuti, ciascuno col proprio linguaggio su spezzoni di damasco generosamente donati dalla Real Fabbrica di San Leucio. La mostra resterà aperta fino a mercoledì 22 maggio  i lunedì e i martedì dalle 17,00 alle 19,00 e i giovedì dalle 10,30 alle 12,30. Successivamente con le opere dei quindici artisti  sarà  al Museo Valencià de la Festa - Algemesi  (Valencia) dal 4 al 31 ottobre 2024.Questa mostra vuole valorizzare la storia di un prodotto antico quale la seta, attraverso le infinite opportunità creative che continua ad avere, ed affida questo compito al lavoro di quindici artisti contemporanei.                            
 Napoli, città della seta – produzione e mercato in età moderna  è il titolo del saggio (2008)  di Rosalba Ragosta , docente presso l’Università Parthenope, che ricostruisce questa storia che Napoli sembra aver dimenticato. La lavorazione della seta che è assai antica nella nostra città, ricevette nuovo impulso nel sec XV per volontà del re Ferrante D’Aragona, successo al padre Alfonso, che aveva conquistato il Regno di Napoli, strappandolo agli Angioini. Nel 1477 fu istituita l’Arte della seta, la cui lavorazione fu concentrata a Napoli, dove furono attirati mercanti e maestranze dall’ Italia e dall’estero. La produzione di tessuti di gran pregio fece ricca la corporazione, costituendo  a lungo la più importante attività manifatturiera della città. la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo  con lo suo sfarzo di stucchi dorati e di marmi policromi  testimonia la ricchezza dell’ Arte della seta dal XVI al XVIII secolo. Oggi questo importante passato è custodito dall’associazione “Respiriamo Arte”, che lo racconta ai visitatori.
 Posta di fronte, sull’altra sponda del Mediterraneo, anche Valencia è città della seta. . La BORSA DELLA SETA, nel cuore di Valencia, è l'edificio gotico civile più importante della città , nel quartiere dei vellutai il MUSEO DELLA SETA  conserva tele e telai del XVIII secolo ed il più grande archivio europeo della corporazione della seta. La seta è  protagonista nelle “ Las Fallas di San José “ le feste più importanti della città.
 Nel 1778 ebbe inizio la singolare utopia del Borgo di San Leucio , presso Caserta, ad opera del re Ferdinando  figlio di Carlo di Borbone, che regnò prima a Napoli e poi in Spagna: intorno ad una manifattura di seta  una colonia di operai, un codice di leggi molto avanzato, quartieri modello, ospedale, coltivazioni che ne consentivano l’autonomia alimentare e persino una fabbrica di maccheroni. La manifattura ha continuato a produrre, produce anche oggi stoffe seriche di gran pregio nel gusto della tradizione.
 Sono proprio i damaschi di San Leucio il filo di seta che unisce in questa mostra quindici artisti italiani e spagnoli. Ciascuno lascia sulla seta il segno  dell’immaginazione e del proprio tempo, VENTUS TEXILES di Alberto Balaguer fa fiorire  sul prezioso damasco il ricordo dell’antica civiltà, quella classica che unisce i nostri popoli, Virginia  Bernal , depone con sapiente delicatezza sul verde splendore della seta gli artefici di tanta bellezza: IL BACO E LA FARFALLA .
SOSTA IN DAMASCO : si compiace di un giuoco di parole Antonio Ciraci che evoca un paesaggio esotico, come fu sempre esotica la seta per gli europei. CARAVANSERRAGLIO di Carlo De Lucia allude al nostro tempo attraverso la parola araba che ricorda i viaggi delle carovane con le quali la seta viaggiava. In MATURARE CON LA SOFFERENZA  Xavi Ferragut infligge alla preziosa bellezza del damasco la traccia della violenza e della sofferenza: anche questo è la storia. Peppe Ferraro in STRATIFICACIONES pone l’accento sulla materia serica, di cui evidenzia colore e luce.  In VIDA di Kraser emerge dalle volute della seta un volto infantile privo di sguardo, ricorda forse un frammento di classica scultura, una storia tradita? Marcello Gallo in OMBRE disegna una folla di volti sul damasco blu: è l’umanità che passa nei secoli, evocata dalla seta e dal suo passato ? Nella PIOGGIA D’ORO  Mario Lanzione esalta la luce  blu del suo damasco cui aggiunge lo splendore dell’oro ed il turbamento dello specchio. Battista Marello nella sua  PESCA MIRACOLOSA ricama sulla seta. SENZA IDENTITA’ di Salvador Torres: le volute del damasco sottolineano l’assenza dei volti nelle due figure; è la vacuità, la disumanizzazione del nostro tempo. Enzo Trepiccione entra invece NEL GIARDINO DEL MAGO, e nella dimensione del sogno, traendone gli umili archetipi di autentico valore : cose di poco conto cui la seta dona splendore. Ilia Tufano, chi scrive, in FUOCO ALL’ORIZZONTE innesca fiamme a minacciare il damasco, preziosa testimonianza di storia, di civiltà. Brandelli di stoffa,  ferro rugginoso ospitano figurine ritagliate nella carta in SENZA TITOLO di Vittorio Vanacore e le preziose volute della seta sembrano memorie di un naufragio. LA PREGHIERA di Antonio Vidal Maiquez  evoca una notte stellata, forse fa appello al sentimento religioso: dovrebbero  sentirsi fratelli gli uomini che vivono lungo le coste del Mediterraneo. 

















Per la seta  - da Napoli a Valencia
Lungo ”Spaccanapoli”, sempre traboccante di turisti,  la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo  si presenta nel suo sfarzo di stucchi dorati e di marmi policromi a testimoniare la ricchezza dell’ Arte della seta dal XVI al XVIII secolo. Oggi questo importante passato è custodito dall’associazione “Respiriamo Arte”, che lo racconta ai visitatori. Napoli sembrava averlo dimenticato. La lavorazione della seta che è assai antica a Napoli, ricevette nuovo impulso nel sec XV per volontà del re Ferrante D’Aragona, successo al padre, Alfonso che aveva conquistato il Regno di Napoli, strappandolo agli Angioini. Nel 1477 fu istituita l’Arte della seta, la cui lavorazione fu concentrata a Napoli, dove furono attirati mercanti e maestranze dall’ Italia e dall’estero. La produzione di tessuti di gran pregio fece ricca la corporazione, costituendo  a lungo la più importante attività manifatturiera della città. Napoli e Valencia sono poste l’una di fronte all’altra sulle sponde del Mediterraneo,  una storia comune lega i popoli che lo hanno abitato. La Borsa della seta, nel cuore di Valencia, è l'edificio gotico civile più importante della città , nel quartiere dei vellutai il Museo della seta conserva tele e telai del XVIII secolo ed il più grande archivio europeo della corporazione della seta. La seta è  protagonista nelle “ Las Fallas di San José “ le feste più importanti della città : Valencia, come Napoli, è città della seta. Nel 1778 ebbe inizio la singolare utopia del Borgo di San Leucio , presso Caserta, ad opera del re Ferdinando I, figlio di Carlo di Borbone, che regnò prima a Napoli e poi in Spagna: intorno ad una manifattura di seta  una colonia di operai, un codice di leggi molto avanzato, quartieri modello, ospedale, coltivazioni, che ne consentivano l’autonomia alimentare e perfino una fabbrica di maccheroni. La manifattura ha continuato a produrre, sopravvivendo ai mutamenti politici ed istituzionali, produce anche oggi stoffe seriche di gran pregio nel gusto della tradizione. Sono proprio i damaschi di San Leucio, generosamente donati a costituire il filo di seta che unisce in questa mostra quindici artisti italiani e spagnoli, chiamati ad intervenire , ciascuno secondo il proprio linguaggio, su questo  tessuto ricco di storia. VENTUS TEXILES di Alberto Balaguer fa fiorire  sul prezioso damasco il ricordo dell’antica civiltà, quella classica che unisce i nostri popoli, Virginia  Bernal , depone con sapiente delicatezza sul verde splendore della seta gli artefici di tanta bellezza: IL BACO E LA FARFALLA .
SOSTA IN DAMASCO : si compiace di un giuoco di parole Antonio Ciraci che evoca un paesaggio esotico, come fu sempre esotica la seta per gli europei. CARAVANSERRAGLIO di Carlo De Lucia allude al nostro tempo attraverso la parola araba che ricorda i viaggi delle carovane con le quali la seta viaggiava. In MATURARE CON LA SOFFERENZA Xavi Ferragut infligge alla preziosa bellezza del damasco la traccia della violenza e della sofferenza: anche questo è la storia. Peppe Ferraro in STRATIFICACIONES pone l’accento sulla materia serica, di cui evidenzia colore e luce.  In VIDA di Kraser emerge dalle volute della seta un volto infantile privo di sguardo, ricorda forse un frammento di classica scultura, una storia tradita? Marcello Gallo in OMBRE disegna una folla di volti sul damasco blu: è l’umanità che passa nei secoli, evocata dalla seta e dal suo passato ? Nella PIOGGIA D’ORO  Mario Lanzione esalta la luce  blu del suo damasco cui aggiunge lo splendore dell’oro ed il turbamento dello specchio. Battista Marello nella sua  PESCA MIRACOLOSA ricama sulla seta. SENZA IDENTITA’ di Salvador Torres: le volute del damasco sottolineano l’assenza dei volti nelle due figure; è la vacuità, la disumanizzazione del nostro tempo. Enzo Trepiccione entra invece NEL GIARDINO DEL MAGO, e nella dimensione del sogno, traendone gli umili archetipi di autentico valore : cose di poco conto cui la seta dona splendore. Ilia Tufano, chi scrive, in FUOCO ALL’ORIZZONTE innesca fiamme a minacciare il damasco, preziosa testimonianza di storia, di civiltà. Brandelli di stoffa,  ferro rugginoso ospitano figurine ritagliate nella carta in SENZA TITOLO di Vittorio Vanacore e le preziose volute della seta sembrano memorie di un naufragio. LA PREGHIERA di Antonio Vidal Maiquez  evoca una notte stellata, forse fa appello al sentimento religioso: dovrebbero  sentirsi fratelli gli uomini che vivono lungo le coste del Mediterraneo. La mostra, con le opere dei quindici artisti sarà a Valencia dal 4  al 31 ottobre presso  il    MUSEO VALENCIA’ DE LA FESTA ALGEMESI (VALENCIA)          

                                                                                    Ilia Tufano

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

ROViRO': così nasce l'OGPOP

 


Il mio desiderio di creare una forma d'arte possibile per tutti che nasce dal cibo più buono e più accessibile a tutti: la pizza.

 


 




 "Dall'esigenza di coniugare la mia orgogliosa napoletanità con quella di esprimermi superfici inedite, simboliche eppure alla portata di tutti.
Così nasce l' OGPOP
"

(ROBERTO  ROViRO')

 


 

Per info:

info@roviro.com 

www.roviro.com

 (i link non hanno accesso diretto ma sono da copiare e incollare sul web)

 

 Potrebbe interessarti anche:

http://www.rosarydelsudartnews.com/2024/04/benvenuti-nel-mondo-roviro-un-mondo-in.html  

 

PREGHIERA A SAN GIORGIO




 "O San Giorgio, a te mi volgo per chiedere la tua protezione. 

Ricordati di me, tu che hai sempre aiutato e consolato chiunque ti ha invocato nelle proprie necessità. 

Animato da grande confidenza e dalla certezza di non pregare invano, ricorro a te che sei così ricco di meriti davanti al Signore: fa che la mia supplica giunga, per tua intercessione, al Padre della misericordia. 

Benedici il mio lavoro e la mia famiglia; tieni lontani i pericoli dell'anima e del corpo. 

E fa che, nell'ora del dolore e della prova, io possa rimanere forte nella fede e nell'amore di Dio."

lunedì 22 aprile 2024

Risuona con la terra, risveglia il tuo bioritmo con la via del suono a PLANTA 2024

 


Anche quest'anno mi trovate e per il decimo anno, a Planta "Il giardino e non solo", nel luogo più magico di Napoli il 3, 4 e 5 maggio all' Orto Botanico di Napoli, Università degli Studi di Napoli Federico II, in Via Foria, n. 223. Sono al solito posto, accanto alla vasca di ninfee, nei pressi della Serra Monumentale. Non perdetevi l'opportunità di risuonare nella Natura con i vostri trattamenti di suonoterapia vibrazionale preferiti, prenotandovi per tempo al 3490962592. Vi aspetto con molta gioia.


Questo è il programma nel dettaglio di tutte le mie iniziative per la manifestazione:
 

VENERDI 3 MAGGIO – Area Serra Monumentale
Ore 11,30 - 14,00 Trattamenti individuali di suonoterapia vibrazionale integrata di allineamento energetico per il riequilibrio di corpo, mente e spirito. Massaggi sonoro vibrazionali con Gong e campane tibetane; Massaggi sonori vibrazionali con tamburo sciamanico; Trattamenti con diapason terapeutici; Trattamenti REIKI. (da prenotare al 3490962592)
Ore 15,00 – 16,30 Laboratorio di Campane tibetane e Gong “COSA CAMBIA DENTRO DI TE QUANDO ASCOLTI IL SUONO DI UNA CAMPANA TIBETANA? Seminario esperienziale sui suoni vibrazionali a cura di Antonella Notturno, Gong & Singing Bowls Master, insegnante di Yoga, Meditazione, Reiki e Suonoterapia Vibrazionale, operatrice olistica del suono e della voce. (ingresso libero e gratuito)
Ore 18,30 – 19,30 Conosciamo il Monocordo e gli effetti benefici del suo suono. Trattamenti di allineamento energetico con il Monocordo - antico strumento vibrazionale inventato da Pitagora. (da prenotare al 3490962592)


SABATO 4 MAGGIO Area Serra Monumentale
Ore 10,00 – 11,30 Laboratorio di Campane tibetane per bambini “COSA CAMBIA DENTRO DI TE QUANDO ASCOLTI IL SUONO DI UNA CAMPANA TIBETANA? Seminario esperienziale sui suoni vibrazionali a cura di Antonella Notturno, Gong & Singing Bowls Master, insegnante di Yoga, Meditazione, Reiki e Suonoterapia Vibrazionale, operatrice olistica del suono e della voce. (ingresso libero)
Ore 12,30 13,30 BAGNO DI GONG SUL PRATO (da prenotare al 3490962592)
Ore 15,00 - 18,00 Trattamenti individuali di suonoterapia vibrazionale integrata per l' allineamento energetico per il riequilibrio di corpo, mente e spirito. Massaggi sonoro vibrazionali con Gong e campane tibetane; Massaggi sonori vibrazionali con tamburo sciamanico; Trattamenti con diapason terapeutici; Trattamenti REIKI. (da prenotare al 3490962592)
Ore 18,30 Canto dell’OM e cerchio di canti e mantra. Canta con noi e se vuoi porta uno strumento con te. (evento gratuito)
 

DOMENICA 5 MAGGIO 2023
Ore 10,00 - 11,30 Laboratorio di Campane tibetane e Gong “COSA CAMBIA DENTRO DI TE QUANDO ASCOLTI IL SUONO DI UNA CAMPANA TIBETANA? Seminario esperienziale sui suoni vibrazionali a cura di Antonella Notturno, Gong & Singing Bowls Master, insegnante di Yoga, Meditazione, Reiki e Suonoterapia Vibrazionale, operatrice olistica del suono e della voce. (ingresso libero)
Ore 12,00 - 17,00 Trattamenti individuali di suonoterapia vibrazionale integrata per l' allineamento energetico per il riequilibrio di corpo, mente e spirito. Massaggi sonoro vibrazionali con Gong e campane tibetane; Massaggi sonori vibrazionali con tamburo sciamanico; Trattamenti con diapason terapeutici; Trattamenti REIKI. (da prenotare al 3490962592)
Ore 18,30 “ RISUONA CON LA TERRA RISVEGLIA IL TUO RITMO”.
Concerto meditativo con suoni di gong planetari, campane tibetane, strumenti ancestrali e voce olistica di ringraziamento e ri-connessione a Madre Terra, condotto da Antonella Notturno Sachjot Kaur Mamaji & Ensemble. (ingresso libero).

 

COME DA COMUNICAZIONE UFFICIALMENTE RESA PUBBLICA

POMPEI, “MUSEO PER TUTTI”

Due guide scaricabili gratuitamente per favorire un’esperienza di visita senza barriere cognitive a Pompei



Un altro tassello per implementare l’accessibilità e la fruizione dell’antica città di Pompei. Il Parco Archeologico aggiunge alle iniziative volte a favorire l’inclusione di tutti i cittadini al patrimonio culturale, le guide Museo per tutti di Pompei, nate dalla collaborazione con l’équipe di Museo per tutti dell’associazione L’abilità onlus in collaborazione con Fondazione De Agostini. Due guide facilitate gratuite rivolte a persone con disabilità intellettiva che contengono una serie di materiali in linguaggio Easy to read e in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), da guardare e utilizzare sia in preparazione che durante la visita stessa o successivamente come follow up dell’esperienza.

 




Pompei entra così a far parte della rete di Museo per tutti, ideata nel 2015 da L’abilità onlus e da Fondazione De Agostini, che include così 38 siti fra Beni artistici e culturali presenti in tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di abbattere le barriere cognitive attraverso uno strumento semplice e un linguaggio comune a tutti.

Questi strumenti si uniscono alle altre iniziative del Parco volte a garantire la più ampia fruizione dei siti archeologici di competenza: dagli itinerari senza barriere architettoniche come “Pompei per tutti” e quelli della Villa Arianna e Villa San Marco a Stabia, della Villa di Poppea a Oplontis e presso il sito di Boscoreale con la Villa Regina e l’Antiquarium; ai  modellini tattili in 3d con supporti esplicativi in braille in alcuni luoghi di Pompei (come lo scheletro di cavallo presso l'ambiente stalla nei pressi della casa di Cerere e i supporti didattici della Conceria); alla guida “Pompei in blu - viaggio nella casa del Menandro” agenda visiva interattiva per persone con disturbi dello spettro autistico; fino ai percorsi multimediali inclusivi Enjoy LIS Art presenti sui monitor e sull’app, per visitare i siti di Oplontis, Boscoreale e Stabia.

 



“Oggi celebriamo una tappa importante del percorso che il Parco Archeologico di Pompei ha intrapreso, a partire dal 2016 con Pompei per Tutti, verso una nuova visione dell’accessibilità. In tale ottica il sito archeologico diventa luogo di incontro inclusivo della comunità tutta,dove le diversità sono un arricchimento e non più un limite. – dichiara il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel - La guida accessibile rappresenta uno strumento fondamentale di lettura della città antica, attraverso un linguaggio semplificato che permette di conoscere la ricchezza di questo sito. Semplificare, però, non deve essere confuso con banalizzare o limitare la conoscenza; al contrario vogliamo rendere decifrabile la complessità che ci circonda in modo che tutti possano cogliere la bellezza di Pompei nella sua interezza, anche coloro che non hanno gli strumenti per interpretare concetti astratti come, ad esempio, i bambini piccoli. Lo strumento Musei per tutti di Pompei sarà fondamentale anche per lavorare con le scuole in modo sempre più inclusivo”.



“Siamo molto orgogliosi che “Museo per tutti” possa annoverare tra i suoi beni culturali Pompei. - spiegaCarlo Riva direttore di L’abilità onlus e responsabile di Museo per tutti -La presentazione di oggi arriva alla fine di un lavoro molto articolato della nostra équipe in collaborazione con il personale del Parco Archeologico, che ha richiesto un tempo molto lungo di pensiero riflessivo e confronto tecnico per capire come restituire le bellezze dell’antica Pompei ai visitatori con disabilità intellettiva. Ci ha condotto la passione e il desiderio di raccontare la storia, la vita, l’arte ad un pubblico che vogliamo avvicinare a questo luogo per percepirne – come in tutti noi - il valore e il significato. La fruizione di questo patrimonio dell’umanità ai bambini e agli adulti con disabilità intellettiva è un atto di civiltà e di rispetto perché la cultura sia di tutti e per tutti. Duecento pagine di parole corrette, immagini e simboli comunicativi, descrizioni dedicate che vengono messe a disposizione di persone che potranno così comprendere nel piacere della loro visita il mito, la vita quotidiana, la spiritualità di Pompei con facilità e quindi con lo stupore nato dal capire dove sei e cosa Pompei vuol dire per te”.

 “Museo per tutti - aggiunge Marcella Drago, Segretario Generale di Fondazione De Agostini - ci rende particolarmente orgogliosi, perché unico nel suo genere. Lo abbiamo ideato insieme all’associazione L’abilità nel 2015 e continuiamo a sostenerlo perché crediamo che offrire alle persone con disabilità intellettiva la possibilità di fruire delle opere d’arte e godere la bellezza di luoghi di cultura sia importante tanto quanto eliminare le barriere architettoniche che limitano le persone con disabilità fisica. Quello dell’inclusione sociale è, infatti, uno degli obiettivi che la nostra Fondazione incoraggia in molti progetti, con la profonda convinzione che sia importante assicurare a tutti, soprattutto ai più fragili, le stesse opportunità. Siamo davvero soddisfatti che Museo per tutti approdi al Parco Archeologico di Pompei, uno dei siti archeologici più rappresentativi e tra i più importanti al mondo. Questo traguardo definisce bene il successo dell’iniziativa e il mio augurio oggi è quello che Museo per tutti possa rendere questo sito di incredibile bellezza davvero per tutti”.

 



Il percorso delle guide, sviluppato grazie al lavoro di accessibilità a cura dell’équipe di Museo per tutti con il supporto di funzionari e personale del Parco per consentire di gestire agevolmente la visita pur nella complessità del luogo, si snoda all’interno dell’intera area archeologica proponendo 15 tappe, comprendenti edifici pubblici, privati e l’Antiquarium. A quest’ultimo è dedicato un approfondito excursus con la descrizione di una decina di reperti.

Le guide sono realizzate in Easy to read e con i simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), con un adattamento dei contenuti mirato a rispettare bisogni differenti.

Il pubblico ha così a disposizione schede descrittive, ricche di dettagli tanto sull’organizzazione degli spazi quanto sugli apparati decorativi che rendono uniche ville e palazzi; capitoli o box  di approfondimenti per chi vuole conoscere di più; una mappa orientativa facilitata che permette di localizzare facilmente le tappe del percorso e tutti gli spazi di servizio disponibili, così da rendere il pubblico più autonomo nell’orientamento; un indice dei percorsi costruito in immagini per facilitare la comprensione del tempo di visita; un insieme di pittogrammi in CAA che permetteranno ai caregiver di realizzare materiali ancor più personalizzati a supporto della comprensione delle spiegazioni e della visita stessa. 

 



Il lavoro ha coinvolto due associazioni locali,la Scintilla, in collaborazione con i Servizi Educativi del Pio Monte della Misericordia di Napoli,e il Tulipanoper la validazione delle guide. Tale collaborazione ha visto i gruppi di validatori formati da persone con disabilità intellettiva, protagonisti di un lavoro di perfezionamento delle guide e di messa alla prova della sua fruibilità direttamente in loco tramite l’organizzazione di cicli di visite all’interno dell’area.  


Le guide sono disponibili presso gli uffici informazione del Parco e/o scaricabili dal sito web istituzionale 

www.pompeiisites.org

Per conoscere il progetto Museo per tutti e i siti coinvolti è possibile consultare le pagine di www.museopertutti.org

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

Presentato a Villa Domi “Il mercante di seta nera” opera prima del regista partenopeo Antonio Centomani

Avvincente storia di un amore tra un nobile e una schiava nell’Inghilterra del ‘700


Regista, autore, sceneggiatore di successo, la vena creativa di Antonio Centomani si arricchisce di un nuovo progetto, la sua prima opera letteraria del genere narrativa di ambientazione storica, “Il mercante di seta nera” (Musitalia Editore). Il libro è stato presentato oggi in anteprima nazionale da Enzo Colimoro, Segretario Generale dell’Ordine Giornalisti della Campania, grazie all’ospitalità del patron Domenico Kontessa, a Villa Domi, dimora settecentesca con un panorama che aleggia su una delle colline dominanti il Golfo di Napoli.

Ambientato in una Inghilterra di fine del XVIII secolo il romanzo racconta la storia si Oliver Wellesley, futuro duca di Wellington, che vive la maturità all’insegna del disprezzo per le regole sociali. La sua vita è fatta di viaggi nelle lontane Indie e forse per questo motivo non ha mai voluto una moglie. Durante un nuovo viaggio arrivati sulle coste del Ghana nel piccolo porto di Axim, la flotta si ferma per rifornirsi di cibo e per comprare altri schiavi. Sir Oliver, come al suo solito, preferisce sceglierli personalmente, ed è tra queste persone che incontra Afua, una giovane di una bellezza mozzafiato, occhi come perle e una pelle come seta nera. L’incontro inaspettato condanna il protagonista ad affrontare quei demoni della coscienza rimasti sopiti per troppi anni.

 


 



"Se decidi, o meglio, senti, di scrivere un romanzo, saper stare dietro ad una telecamera e conoscere il linguaggio della cinematografia, ti dà inevitabilmente una marcia in più. E Antonio Centomani nel suo romanzo "Il mercante di seta nera", ha dimostrato di avercela – ha sottolineato Colimoro - nera è il colore della pelle, seta è il pensiero di Centomani che usa il '700 inglese per accompagnarci sapientemente sulle vie impervie dei pericoli di oggi: il razzismo. Poteva essere possibile, si chiede Centomani, zoommando con la sua telecamera nel cuore di chi legge, un amore tra uno schiavista ed una persona considerata schiava? La risposta è sì. Quel che è più difficile è avere il coraggio di viverlo e non svilirlo a possesso e proprietà. E qui Centomani, con l'occhio allenato alla telecamera, riesce a scrivere e a ritrarre le miserie dell'anima che non hanno tempo, senza mai perdere di vista la forza catartica dell'amore. Da leggere, per capire e conoscere quella storia, quel tempo, quella società. Che è sì cambiata, ma che non è mai morta”.

“Nel mio percorso da autore ho avuto l'opportunità di scrivere per il cinema, ed è proprio grazie a questa esperienza che nasce l'idea di questa avventura editoriale – ha raccontato Centomani - ho confessato a Dario Salvatori, che ha curato la prefazione del romanzo, di aver sognato l'incipit della storia immaginando lo scenario in cui si muovono i personaggi, una Londra del '700 nel pieno dei traffici della compagnia delle indie orientali tra nobiltà e schiavismo”.

 “Come se fossi dietro la telecamera ho immaginato una avvincente storia d'avventura e d'amore, ma volevo anche renderla impossibile – ha aggiunto - ed è proprio d'amore che volevo parlare nell'accezione massima del significato. Di pagina in pagina, durante la scrittura, i personaggi e le loro vite mi hanno portato a caratterizzarli forti e spregiudicati a partire proprio dal protagonista Oliver, ma l'incontro con Afua sarà determinante per la svolta della sua rocambolesca vita”.

Oltre all’autore la presentazione è stata arricchita dalle letture dell’attrice ucraina Julija Majarčuk.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

STORIA&STORIE appuntamento di martedì 23 aprile


 

Programma radiofonico di Antonella Giordano


Quante sono le scrittrici che, pur essendo note e apprezzate nel panorama letterario nazionale internazionale, finiscono con l’essere ignorate post mortem? E cosa dire se le stesse e le loro opere non vengono nemmeno menzionate nei programmi scolastici pur essendo studiate all’estero?   
Vi racconterò la storia di Maria Messina.

 

La puntata andrà in onda martedì 23 aprile alle 12:15 e in replica giovedì 25 aprile alle ore 17:30 al link:
https://www.radio-italiane.it/regional-radio
La puntata sarà anche al link:

https://www.spreaker.com/show/storia-storie-di-antonella-giordano


Per gli amici con diverse abilità il programma andrà in onda  anche lunedì       alle 5,30 sulle frequenze di DISABILI INTERNATIONAL RADIO  al link: https://radio-streaming.it/disabili-international


 (i link non hanno accesso diretto ma sono da copiare e incollare sul web) 

 

Ciao da  Antonella Giordano

 

Parco Archeologico di Ercolano - Il grande boom di visitatori dei primi tempi di primavera

A Villa Sora turisti nelle prime 

domeniche del mese





Al Parco Archeologico di Ercolano avviata la fase della trasformazione degli spazi di accoglienza dei visitatori con una rete di customer services in evoluzione. La grande hall che accoglie i turisti si basa su un approccio open e concepisce i servizi come proiettati verso il pubblico senza alcuna barriera divisoria. Rinnovati gli spazi guardaroba per gli effetti personali, dove i visitatori possono riporre zaini e borse che oltre ad essere di intralcio durante la visita, con l’ingombro potrebbero danneggiare le antiche pitture parietali. A disposizione del pubblico il servizio Informazioni multilingue (081 0106490) attivo dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 17.00.

I visitatori si sentiranno inoltre accolti sin dal loro arrivo grazie ai totem digitali che riportano informazioni utili per orientare sull’acquisto dei biglietti, le iniziative in corso al Parco e ogni novità che ci sarà in corso.



Estremamente soddisfacente il numero dei visitatori che cresce in maniera esponenziale con un aumento, nei primi tre mesi da gennaio a marzo con

    +  36% rispetto al 2023
    + 108% rispetto al 2022
    + 45% rispetto al 2019, anno di pre-pandemia.

“Con un risultato di numeri e gradibilità da parte del pubblico - come dichiara il Direttore Sirano - che supera ogni aspettativa, ma ripaga degli sforzi profusi.”

 


 Il Parco accoglierà i propri visitatori con aperture regolari per i prossimi ponti di fine aprile e inizio maggio, quando si potrà approfittare in particolar modo delle giornate a ingresso gratuito del 25 aprile e poi del 5 maggio, prima domenica del mese; i costi dei biglietti di ingresso per le altre giornate saranno regolari con orario dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle ore 18.00).

Si è popolato inoltre in questi giorni lo splendido scenario di Villa Sora grazie alla convenzione del Parco con il Gruppo Archeologico Vesuviano che ha guidato gruppi di appassionati visitatori nella villa, recente acquisizione del Parco di Ercolano. 

 

Le visite a Villa Sora in collaborazione con GAV si ripeteranno ogni prima domenica del mese grazie all’iniziativa ministeriale #domenicalmuseo.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA