Sabato 6 e domenica 7 novembre
l’occidente abbraccia l’oriente alla ex fonderia Righetti, sita
in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, dove sarà possibile
visitare una suggestiva mostra di bonsai provenienti da tutta
Italia.
Evento che nasce ad opera di Napoli
Bonsai Club, associazione culturale nata dall’intuizione di
tredici amici nel 1995 allo scopo di divulgare l’arte del bonsai
nel territorio all’ombra del Vesuvio ed appartenente, insieme a
tutti gli altri Club Bonsai d’Italia, all’UBI (Unione Bonsaisti
Italiani).
La mostra-evento, curata dal sig.
Maurizio di Maio, si svolgerà in due giornate in cui saranno
esposti circa 50 bonsai provenienti da tutta Italia, molti dei quali
di origine mediterranea e osservabili per la prima volta dagli
esperti bonsaisti del club Napoli.
Si segnala che i protagonisti
dell’evento-mostra non saranno solo bonsai ma anche un esposizione
di dipinti rappresentati scritture giapponesi ad opera della maestra
di shodo Daniela Di Perna che per l’occasione dipingerà in loco
per mostrare la particolare tecnica di questa arte che è la
calligrafia giapponese che richiede energia e concentrazione.
Il termine "bonsai" è
giapponese ed è costituito dai due ideogrammi 盆栽:
il primo significa vassoio, contenitore, (bon), mentre il secondo
(sai) significa educare e, in senso lato, il coltivare.
Il bonsai è sostanzialmente quello
giapponese anche se la sua origine è da ricercarsi in Cina: furono
infatti dei transfughi cinesi, approdati sulle coste giapponesi, a
portare nel paese i primi bonsai.
I giapponesi appresero questa
tecnica e ne fecero un'arte, applicando alle piante coltivate i
canoni della propria estetica influenzata dallo Zen.
La tecnica bonsai è legata a quello
che gli Orientali chiamano seishi: l'arte di dare una forma, di
coltivare, il praticare le tecniche più svariate sempre nel
rispetto della pianta.
I bonsai sono dunque piccoli alberi esprimono
tutta l'energia racchiusa nella stessa pianta però grande.
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