martedì 1 febbraio 2011

L'Impressionismo

E' una corrente artistica nata a Parigi tra il 1860 e il 1870 e durata fino ai primi anni del novecento. Una precisa esperienza di gusto, un momento caratteristico e storicamente definito, identificano questa tendenza nella civiltà artistica moderna.

Le premesse per la nascita dell'Impressionismo furono le esperienze del Romanticismo e del Realismo, che avevano rotto con la tradizione, introducendo importanti novità:
- la negazione dell'importanza del soggetto che portava sullo stesso piano il genere storico quello religioso e quello profano;
- la riscoperta della pittura di paesaggio;
- il mito dell'artista ribelle alle convenzioni;
- l'interesse rivolto al colore piuttosto che al disegno;
- la prevalenza della soggettività dell'artista, delle sue emozioni che non vanno nascoste o camuffate creando un alternarsi di superfici uniformi ed irregolari.

Gli impressionisti dipingevano "all'aria aperta", con una tecnica rapida che permetteva di completare l'opera in poche ore riproducendo sulla tela le sensazioni e le percezioni visive che il paesaggio comunicava nelle varie ore del giorno ed in particolari condizioni di luce.
Lo studio dal vero del cielo, dell'atmosfera, delle acque, eliminò il lavoro al chiuso, nell'atelier,
Tutto veniva realizzato all'aperto nello studio venivano soltanto talvolta completati i quadri più grandi. Lo sfondo, il paesaggio, non è qualcosa di aggiunto, ma avvolge le figure ed oggetti e persone sono trattati con la stessa pennellata ampia e decisa.

Gli artisti più importanti dell'impressionismo: Edouard Manet, Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley, Camille Pissarro e Jean-Frédéric Bazille.

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