Con il
vernissage previsto per martedì 1 dicembre ore 19:30, la mostra
durerà fino al 15 dicembre 2015.
Luigi Tirino, pensando ai tagli di
Fontana, colloca nella sua ricerca, fatta di esperienza con i
materiali ferrosi, sia una possibilità espressiva in grado di
rileggere nello "spazialismo" che dare risalto all'operato
del Burri con la sua "arte povera". Tirino ha scelto,
dunque, nella materia dura di rappresentare lo spazio vuoto e i
materiali morbidi dei "sacchi" e corde di Burri. Questa
affermazione di leggerezza estetica, che non solo rende le opere di
questa personale in linea con i due grandi artisti italiani del '900,
evidenzia anche una ricerca che Luigi Tirino sta portando avanti già
da alcuni anni. Una ricerca incentrata sulla capacità di rendere
"leggero" il lavoro su metalli.
I materiali utilizzati dall'artista sono ferro ed acciaio cromati e lavorati con patinature che si sperimentano ad hoc e che, a volte anche con smalti, trovano definizioni cromatiche di sintesi con colori primari.
Segnaliamo inoltre, che in questa personale l’artista pone attenzione ai temi sociali e dell'uomo esprimendoli attraverso "opere belle e pulite", realizzate con sagacia ed esperienza, che lo pongono tra gli artisti più interessanti nella scultura a Napoli.
I materiali utilizzati dall'artista sono ferro ed acciaio cromati e lavorati con patinature che si sperimentano ad hoc e che, a volte anche con smalti, trovano definizioni cromatiche di sintesi con colori primari.
Segnaliamo inoltre, che in questa personale l’artista pone attenzione ai temi sociali e dell'uomo esprimendoli attraverso "opere belle e pulite", realizzate con sagacia ed esperienza, che lo pongono tra gli artisti più interessanti nella scultura a Napoli.
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