E' una delle più grandi case della
città dell'antica di Pompei ed ebbe origine dalla fusione di due
case nel I sec. a.C. con una superficie totale di 2700 m2. Questa
complessa vicenda edilizia ha determinato lo sviluppo di una pianta
irregolare con due atri e tre peristili che costituiscono la parte
più ricca e sontuosa della dimora.
Il peristilio centrale presenta una piscina intorno alla quale vi erano sculture in bronzo di un cinghiale assalito da due cani, di un leone, di un cervo e di un serpente.
La parte più antica è quella
inferiore, che si affaccia su via Stabiana, con l'atrio tuscanico e
due peristili aggiunti in sostituzione di case abbattute.
Si segnala che nell'ala sinistra dell'atrio vennero trovati due ritratti in bronzo del padrone di casa e della moglie; un altro ritratto femminile, di marmo, è stato invece ritrovato nel peristilio; due ritratti maschili di marmo sono stai rinvenuti al piano superiore e probabilmente raffigurano Marcello (patrono della colonia) e qualche altro personaggio di rango, legato alla casa imperiale
Si segnala che nell'ala sinistra dell'atrio vennero trovati due ritratti in bronzo del padrone di casa e della moglie; un altro ritratto femminile, di marmo, è stato invece ritrovato nel peristilio; due ritratti maschili di marmo sono stai rinvenuti al piano superiore e probabilmente raffigurano Marcello (patrono della colonia) e qualche altro personaggio di rango, legato alla casa imperiale
La casa fu denominata "del
Citarista" in seguito al rinvenimento di una statua bronzea di
Apollo citarista collocata nel peristilio (oggi nel Museo
Archeologico Nazionale di Napoli insieme a sette grandi quadri).
DATA DI SCAVO: 1853-1861; 1872; 1929;
1933.
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