Il quotidiano “la Città” di
Salerno, la Fondazione Alfonso Gatto e Arti Grafiche Boccia e la
Mediateca MARTE di Cava de’ Tirreni presentano
L’Oro de “la Città”
E il giornale diventa opera d’arte.
Si tratta della personale d’arte
visiva di Vincenzo Vavuso.
La mostra sarà inaugurata martedì 12 gennaio 2016, alle ore 18.30, presso la Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni, in Piazzetta Nicola Di Mauro (lungo il Corso Umberto I).
La mostra sarà inaugurata martedì 12 gennaio 2016, alle ore 18.30, presso la Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni, in Piazzetta Nicola Di Mauro (lungo il Corso Umberto I).
Pensata e realizzata in sinergia
con il quotidiano “la Città” di Salerno, la Fondazione Alfonso
Gatto e Arti Grafiche Boccia, la mostra prevede l’esposizione di
sedici opere, tra sculture e cromostrutture, formate in tecnica
mista con pagine, frammenti e copie intere del quotidiano “la
Città”, artisticamente modellate e solidamente cristallizzate.
Si segnala che all’inaugurazione
della mostra interverranno: il Sindaco di Cava de’ Tirreni,
Vincenzo Servalli; il direttore del quotidiano “la Città”, Enzo
D’Antona; Il Presidente dell’Associazione Giornalisti di Cava e
Costa d’Amalfi, Walter Di Munzio; Il Presidente della Sezione
Grafica della Confindustria (Provincia di Salerno), Gerardo Di
Agostino; l’amministratore delegato di Arti Grafiche Boccia,
Vincenzo Boccia. Modererà l’incontro il giornalista Franco Bruno
Vitolo.
L’accompagnamento musicale sarà realizzato a cura del Gruppo “Enarmonici
L’accompagnamento musicale sarà realizzato a cura del Gruppo “Enarmonici
Dalla convergenza degli intenti e degli
ideali dell'artista Vincenzo Vavuso con il quotidiano “la Città”
sono nate le opere della mostra “L’oro de ‘la Città’”: in
quasi tutti i lavori prevale il color oro, ad indicare il tesoro che
la cultura, la lettura e l’arte in genere, se ben coltivati,
possono offrire.
Lo splendore dell’oro è poi
accompagnato dall’oscurità di bruciature e sgualciture che
rappresentano lo stato di crisi in cui viviamo. Dallo scuro delle
bruciature allo splendore delle dorature, la linea generalmente è
ascendente, ad indicare il cammino che la città, intesa come
collettività, può e dovrebbe fare per recuperare la dignità che
compete alla qualità dell’intelletto e del cuore dell’uomo. Allo
stesso tempo, l’uso quasi totale delle pagine del giornale non ha
solo il valore di un recupero di materiale potenzialmente da macero,
ma anche quello simbolico del valore che possono avere, la carta
stampata con le informazioni e le opinioni che quotidianamente
riporta.
Vincenzo Vavuso è un artista di
Salerno, pittore e scultore. Alla regolare frequenza degli studi
specifici d’arte, ha coniugato il lavoro formativo presso i maestri
di cui ha seguito le lezioni scolastiche, ma ha ricevuto poi un
impulso fortissimo dall’emozionante impatto visivo con la Costa
d’Amalfi e con i paesaggi straordinari che contornano il
Salernitano. Il suo primo amore è stato per la pittura figurativa e
paesaggistica dell’800 e per i fermenti di avanguardia del primo
Novecento. In seguito ha concretizzato il transito verso un nuovo
linguaggio, che in un primo tempo si concentra sulla produzione di
opere figurative, poi informali con forti elementi materici e con
rappresentazioni naturalistiche e/o cosmiche, che narrano il lirico
smarrimento dell’uomo nel Tutto. Infine egli effettua la scelta di
campo dell’Arte realistico-concettuale, con un impegno che coniuga
esigenze estetiche e sociali e nello stesso tempo non perde mai di
vista le potenzialità di comunicazione. È nato così il ciclo
“Rabbia e Silenzio”, incentrato in gran parte su cromostrutture e
pittosculture dal sapore realistico, con un messaggio forte e
provocatorio .
Tra le pubblicazioni, da segnalare il
volume d’arte Rabbia e silenzio (Cervino ed., 2014), ricco tra
l’altro di vuoti polemicamente chiaroscurali e provocatori che
sublimano il messaggio delle opere della serie omonima. Oltre che a
Salerno e dintorni (la mostra più recente a Palazzo Fruscione nel
2015), ha esposto a Londra (Trispace Gallery), Roma (Galleria Rosso
Cinabro), Dubai (Hotel Hilton), Tokio (Chiyoda Art Center), Venezia
(Officina delle zattere), Torino (Galleria 20) e Firenze (La Pergola
Arte).
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