Martedì 31 gennaio 2017, alle ore
18:00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli
22, si inaugura la mostra " ALDILA', QUI " di Giuseppe
Ponzio a cura di Laura Turco Liveri.
L’esposizione rimarrà aperta fino al
17 febbraio, secondo il seguente orario: dal martedì al sabato dalle
17:00 alle 20:00.
L’evento è il primo appuntamento di Osservazione 2017 ciclo di quattro mostre in cui gli artisti dall’Associazione culturale FUORI CENTRO, tracciano i percorsi e gli obiettivi che si vanno elaborando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione.
Come scrive Laura Turco Liveri nel catalogo della mostra: “L’opera di Giuseppe Ponzio, negli ultimi anni soprattutto, si incentra su un dualismo formale che rivela e concilia i due ambiti della sua ricerca artistica, l’architettura e la pittura. Ma non solo. Dopo aver esplorato il vuoto che artigianalmente crea nelle sue opere tridimensionali come formalmente un architetto crea i propri ambienti, Ponzio ne percepisce lo spazio da esso creato, e ne rivela con appositi specchietti, lacerazioni, buchi o sporgenze la parte nascosta allo sguardo. L’osservatore così, senza accorgersene, viene dolcemente compreso in un giro percettivo e mentale che contiene insieme e armonicamente realtà e spirito, mondo sensibile e mondo interiore, il tutto e il niente.”
L’evento è il primo appuntamento di Osservazione 2017 ciclo di quattro mostre in cui gli artisti dall’Associazione culturale FUORI CENTRO, tracciano i percorsi e gli obiettivi che si vanno elaborando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione.
Come scrive Laura Turco Liveri nel catalogo della mostra: “L’opera di Giuseppe Ponzio, negli ultimi anni soprattutto, si incentra su un dualismo formale che rivela e concilia i due ambiti della sua ricerca artistica, l’architettura e la pittura. Ma non solo. Dopo aver esplorato il vuoto che artigianalmente crea nelle sue opere tridimensionali come formalmente un architetto crea i propri ambienti, Ponzio ne percepisce lo spazio da esso creato, e ne rivela con appositi specchietti, lacerazioni, buchi o sporgenze la parte nascosta allo sguardo. L’osservatore così, senza accorgersene, viene dolcemente compreso in un giro percettivo e mentale che contiene insieme e armonicamente realtà e spirito, mondo sensibile e mondo interiore, il tutto e il niente.”
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