Quando il turismo scende in miniera:
ecco cosa succede alla miniera di Gambatesa, nel Comune di Ne, in Val
Graveglia, nell'entroterra di Chiavari, riaperta a dicembre, per far
fare ai visitatori un viaggio affascinante sottoterra e nel passato.
Era stata aperta nel 1876 per
l'estrazione del manganese, che ancora oggi si utilizza per la
produzione dell'acciaio, ed era stata una delle più grandi d'Europa
dal punto di vista degli occupati, arrivando fino a 200 minatori a
metà del '900. Questa miniera era stata chiusa definitivamente nel
2011, quando ormai funzionava da anni a ritmo ridotto, è tornata
invece il mese scorso a nuova vita come meta turistica.
Il vecchio trenino con il locomotore scende lungo l'antica galleria, restaurata e messa in sicurezza, la stessa lungo la quale salivano i minatori per riportare in superficie il manganese estratto.
In tutto il reticolo di gallerie è lungo 25 chilometri, suddivisi in sette livelli, ma il trenino, modificato per accogliere i passeggeri, copre oggi soltanto poco più di un chilometro nella galleria Cadorin, mentre altri 400 metri si percorrono a piedi.
Il progetto che ha portato alla riapertura è stato predisposto dal Parco dell'Aveto e finanziato dalla Regione Liguria. A gestire il museo minerario è la società Ski-Mine. Per ora Gambatesa è aperta solo nei fine settimana, ma punta a diventare uno dei poli di attrazione turistica della zona.
Il vecchio trenino con il locomotore scende lungo l'antica galleria, restaurata e messa in sicurezza, la stessa lungo la quale salivano i minatori per riportare in superficie il manganese estratto.
In tutto il reticolo di gallerie è lungo 25 chilometri, suddivisi in sette livelli, ma il trenino, modificato per accogliere i passeggeri, copre oggi soltanto poco più di un chilometro nella galleria Cadorin, mentre altri 400 metri si percorrono a piedi.
Il progetto che ha portato alla riapertura è stato predisposto dal Parco dell'Aveto e finanziato dalla Regione Liguria. A gestire il museo minerario è la società Ski-Mine. Per ora Gambatesa è aperta solo nei fine settimana, ma punta a diventare uno dei poli di attrazione turistica della zona.
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