Richard Aber, Emilia Castioni, Syuta
Mitomo, Diane Silver, Felice Nicola Torcoli, Carla Viparelli
Guest Curator: Liz Gordon
Opening giovedì 20 Aprile 2017, ore 19
dal 20 Aprile al 15 Maggio 2017 (visite
su appuntamento)
Preview stampa martedi’ 18 Aprile
2017
Villa di Donato – Piazza S. Eframo
Vecchio, Napoli.
L'Istituzione Internazionale Art1307 è
lieta di presentare IN-TAGLIO, mostra collettiva di Richard Aber,
Emilia Castioni, Syuta Mitomo, Diane Silver, Felice Nicola Torcoli e
Carla Viparelli che gode eccezionalmente della collaborazione del
guest curator Liz Gordon e che inaugurerà giovedì 20 aprile 2017,
alle ore 19:00, presso Villa di Donato.
Il dialogo internazionale come mezzo di
evoluzione artistica è per Art1307 il fulcro centrale del suo
operato: In-taglio ne è un ottimo esempio ed è con questa
collettiva che vede insieme artisti provenienti da tre continenti
differenti che Art1307 inaugura i festeggiamenti per i suoi 10 anni
di attività.
L’apprendere un oggetto e poi
manipolarlo, nel caso specifico, attraverso l’azione del tagliare,
e poi ricomporlo in modo da creare qualcosa di totalmente differente,
è quello che ognuno di noi sperimenta nella propria vita. Quando
impariamo nuove metodologie, quando comunichiamo con gli altri,
quando agiamo durante la nostra quotidianità, continuamente
ri-costruiamo i nostri percorsi individuali.
I 7 artisti presenti in questa mostra
adoperano tutti l’azione del tagliare al fine di realizzare i loro
lavori.
Adoperano vari mezzi e molteplici
materiali per la creazione delle opere: dalle forbici alle lame, al
rasoio, alla taglierina, alla sega, al taglio laser. I materiali
adoperati e su cui è avvenuto il taglio variano dalla carta al
tessuto, alla tela, al legno, al polistirolo, alla video proiezione.
La mostra prende vita da un progetto di
Liz Gordon e si sviluppa in due sedi: Napoli -Villa di Donato con il
titolo: “In-Taglio”, e Los Angeles - The Loft at Liz's con il
titolo: “A cut Above”.
Partecipano alla mostra artisti
provenienti dall’Italia, dagli Stati Uniti e dal Giappone.
Nicola Torcoli dipinge grandi tele
figurative che poi scompone, attraverso il taglio, in centinaia di
strisce colorate le quali successivamente vengono ricomposte
esclusivamente attraverso la tensione sul telaio, senza uso di colle,
in modo da mantenere un assetto tridimensionale e uno spazio “vitale”
tra le strisce di tela tagliata. La ricostruzione da luogo alla
creazione di una nuova opera ispirata per lo più a paesaggi urbani
di stampo architettonico.
Emilia Castioni sceglie luoghi e
persone come soggetti delle sue opere fotografiche. Il soggetto viene
estrapolato dall’insieme della fotografia attraverso il ritaglio
dei suoi margini è “magnetizzato” così da poterlo installare in
modo del tutto casuale sulla immagine di base stampata su D-Bond,
creando in tal modo una nuova immagine o una nuova opera.
Lo spettatore viene invitato ad
interagire con l’opera spostando e muovendo e ricollocando i
personaggi a proprio piacere sulla immagine di base, in una
esperienza interattiva di costruzione di una nuova e inedita opera.
Carla Viparelli adopera in via del
tutto concettuale il principio di base esistente nell’ologramma che
è quello della moltiplicazione in modo tale che ogni singola parte
di un tutto contiene l’intera informazione appartenente al tutto e,
se viene tagliata, continua a riprodurre l’intero oggetto.
L’azione del taglio laser di
superfici di legno dipinto con figure floreali di cactus e
l’installazione di video animazione sono il suo mezzo artistico per
esprimere il concetto di infinita riproducibilità della pianta anche
se parzialmente sezionata o distrutta; metafora della infinita
possibilità di produrre offerta alla Natura e all’uomo in termini
ideologici.
Il Giapponese Syuta Mitomo crea
installazioni site specific con carte multicolore tagliate in
piccolissimi pezzi che vengono inizialmente accumulati e ordinati per
colorazione; successivamente queste carte vanno a comporre sezioni
colorate che vengono installate sulle pareti dell’ambiente in una
sorta di percorso o di “viaggio” ideale attraverso e dentro il
luogo circostante alterandone così la percezione, la storia e la
realtà stessa.
Il Californiano Richard Aber inizia con
un semplice taglio sul bordo di un tessuto piegato e ribattuto;
successivamente il tessuto viene ulteriormente strappato e poi viene
ricucito in modo da creare immense forme di tessuto dipinto, per lo
più monocromo, che vengono piegate e manipolate in nuove sculture
murali di grandi proporzioni.
La Californiana Diane Silver taglia in
brandelli strisce di carta azzurra contenenti la stampa irregolare e
casuale del codice binario per raffigurare acqua. L’acqua è
ritenuta fonte di vita e di sviluppo umano e biologico. Le sue
installazioni e i suoi lavori a parete rappresentano un omaggio alle
acque del mare che circonda Napoli come la maggiore ricchezza della
città da preservare e conservare.
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