A Pontecagnano al Centro Ippico “Le
Palme" in Via Mar Tirreno, domenica 7 maggio, alle ore 10:30, si
segnala il vernissage della mostra ceramica di Agnese Schettini tra
le mura della prestigiosa scuderia di Pontecagnano, patrocinata dal
FAI – INGRESSO LIBERO -
Domenica 7 Maggio dalle ore 10:30 alle
14:30, presso il Centro Ippico Le Palme di Pontecagnano si propone
l'evento organizzato in collaborazione con la delegazione di Salerno
del Fai, voluta dalla Sig.ra Susy Camera D'Afflitto presidente della
delegazione Fai di Salerno unitamente a Michelangelo De Leo
responsabile del Fai Giovani, ospite del titolare della scuderia
Giuliano De Crescenzo.
Si segnala che la personale di Agnese
Schettini, ispirata da uno dei soggetti che ha attraversato per
intero la storia dell’arte, il cavallo, avrà un allestimento molto
particolare: i pezzi ceramici saranno esposti nei corridoi delle
scuderie creando così un percorso contemporaneo tra arte della
ceramica e arte equestre.
La giornata sarà arricchita da una
dimostrativa degli allievi del centro ippico e terminerà con un
momento conviviale.
Agnese Schettini, già preside dell’
Istituto d’arte Filiberto Menna, ha da sempre avuto la necessità
di sperimentare nuovi linguaggi espressivi, che l’ha portata a
dedicarsi completamente all’arte ceramica, sperimentando la cottura
a “riduzione”, che gli consente di ottenere straordinari effetti
d’iridescenza e lucentezza, continuando quotidianamente a misurarsi
con l’uso del fuoco e degli ossidi di rame, dando vita a una
miriade di pezzi che riveste con fantastici racconti pittorici,
fissati definitivamente dalla smaltatura a lustro. È con queste
opere che ottiene i primi successi, facendosi notare in mostre
personali e collettive, nonché in occasione di importanti
manifestazioni culturali: le sue ceramiche, dal forte effetto
metallizzato e dallo smalto scintillante si impongono presto, per
eleganza e originalità, nel panorama artistico non più solamente
salernitano, ma nazionale.
I personaggi che popolano la superficie
delle sue ceramiche, in questa esposizione cavalli guadagnano la
terza dimensione, divenendo sculture che tuttavia non perdono
l’accento di accadimento fiabesco, estranee come sono ad ogni
nozione di tempo e luogo: forme idealizzate sulle quali interviene la
policromia della ceramica, a rendere un vigoroso effetto di masse in
contrasto. Molti i riconoscimenti tributati all’artista, da
pubblico e critica, e numerose le partecipazioni ad esposizioni, in
cui la ritroviamo a dar forma a memorie lontane, riscoperte e
ricreate con estrema libertà e semplicità, modellando la sua
identità e interpretando il suo “percorso” nell’eterno
contrasto tra antico e moderno.
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