Si tratta di un insieme di dipinti
esposto dal 13 luglio fino al 4 agosto e poi ancora dal 28 agosto al
15 settembre, allo spazio "Lato" di piazza San Marco, nel
centro storico di Prato.
Sono ben venti opere inedite dipinte in
varie fasi della sua carriera, anche successive al tremendo incidente
domestico del 2006. Si ricordi che l'ex attore e regista si avvicinò
alla pittura negli anni Novanta. E' infatti proprio il 1990 quando
Francesco Nuti, attore, sceneggiatore, regista e produttore
cinematografico, si avvicina alla pittura. Siamo a Ostenda, in
Belgio, quando l'attrice Isabella Ferrari gli fa dono di una scatola
di acquerelli. Così, un po' per noia, senza alcun disegno
preparatorio, comincia a tracciare forme astratte su pezzi di carta.
Nello stesso anno scopre la tempera acrilica e con questa materia
inizia una lotta con la superficie della tela. La sua pittura si fa
sempre più corposa e impulsiva, più si sente inquieto e più
dipinge, incolla, strappa. Nuti dipinge per sé, senza esporre fino
al 2006. Nel 2011 a Prato, presso Opificio JM di John Malkovich,
viene realizzata la sua prima mostra personale.
Soggetto dei suoi dipinti negli anni
divenne ossessivo: quasi tutte figure umane caratterizzate da un
lungo naso da Pinocchio.
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