La formazione del chitarrista
napoletano, che schiera Marco Fiorenzano al pianoforte, Marco De
Tilla al contrabbasso e Domenico Benvenuto alla batteria, ci
riporterà in quel clima californiano degli anni ’50, ove cominciò
a emergere uno stile che era una diretta emanazione del Cool Jazz; in
relazione alla sua provenienza geografica, venne chiamato appunto
West Coast Jazz.
La nuova corrente, rispetto al Cool,
presentava una maggiore orecchiabilità e facilità di ascolto, pur
mantenendo le caratteristiche essenziali del genere progenitore,
musica elegante, delicata e un po’ “salottiera”, che aveva
contribuito in larga parte alla diffusione del Jazz anche in Europa.
Paolo Palopoli presenterà il suo ultimo lavoro, Sound of New York un
disco con ben due formazioni coinvolte nella realizzazione del
progetto: i tre celebri musicisti americani Ehud Asherie, David Wong,
e Aaron Seber , a cui si è aggiunta l’elegante voce di Valentina
Ranalli, e un ensemble tutto napoletano, che vede Francesco Marziani
all’hammond e Massimo del Pezzo alla batteria. Compongono l’album
quattordici tracce, tra cui tre composizioni originali scritte e
ispirate alla grande mela: “Astoria”, “On the Brooklyn Bridge”,
“Blues in Harlem” in stile mainstream con sonorità alla Wes
Montgomery e alla George Benson, propone delle rivisitazioni di
alcune tra le più celebri composizioni di Van Heusen tra cui, solo
per citarne alcune, “Polkadots and Moonbeams”, “Like someone in
love”, “Darn that dream”, “But beautiful”, “Call me
irresponsible”. Trascinati da suoni chiari puliti e perfettamente
ordinati. La chitarra di Palopoli domina la scena e riff dopo riff ci
accompagnerà in un viaggio attraverso sonorità liriche ed
armoniche, molto colorate e profonde, nella quale appaiono evidenti
tutte le tecniche proposte dal chitarrista, con una grande ricchezza
stilistica.
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