L’esposizione si tiene in un luogo
fortemente simbolico: la cinquecentesca Corte Ospitale, per secoli
centro di accoglienza e di incontro.
Calzolari, Mastronardi e Tagliati non
formano un gruppo, né mai hanno pensato di dare vita a un sodalizio
formale che potesse sostenere il loro percorso. Nutrono, da molti
anni, sentimenti di amicizia personale, e di rispetto l’uno per il
lavoro dell’altro, che già li hanno portati in passato ad esporre
assieme, pure con altri amici artisti, quali i compianti Marco Gerra
e Bruno Olivi, oltre a Fausto De Nisco.
“Le strade della pittura” è una
mostra che, pur di dimensioni contenute – una decina di opere per
ciascuno degli autori –, assume significati e valori peculiari: da
un lato essa getta luce su ciò che tenacemente alcuni artisti
continuano quotidianamente a fare, nel silenzio e nella solitudine
dei loro studi, interrogandosi su quali possano essere oggi i
linguaggi della pittura; dall’altro dimostra come la provincia può
essere luogo di sperimentazione, lontano da luci e assedi di ogni
genere.
Nessun commento:
Posta un commento