by Rosaria Pannico
Si tratta di un edificio situato nel
centro storico di Torino e simbolo della città.
Con un'altezza di 167,5 metri, per anni
è stato l'edificio più alto di Torino: concepito dall'architetto
Alessandro Antonelli, nel corso del XX secolo ha subito importanti
ristrutturazioni con cemento armato e travi in acciaio.
La forma del monumento è particolare e
unica: frutto di un'azzardata e singolare tecnica architettonica
eclettica ottocentesca, tipica dello stile di Alessandro Antonelli.
La massiccia parte inferiore, quella rimasta esclusivamente in
muratura, inizia con una base quadrata, con lato lungo 50 metri, di
dimensioni maggiori rispetto ai moduli sovrapposti. L'ingresso della
struttura, in via Montebello, 20, viene evidenziato da un pronao
esastilo, che si innalza per circa 30 metri, con colonne in stile
architettonico neoclassico, mentre l'austerità dei prospetti del
basamento è scandita da pilastri alternati a semicolonne e
stemperata da ampie superfici vetrate nel registro superiore. La
copertura del pronao invece, altra circa 10 metri, è caratterizzata
da falde ripetute su tutti i lati, che si raccordano al modulo
centrale suddiviso in due registri: quello sottostante vi è il
loggiato, che presenta venti colonne per ciascun lato, mentre quello
superiore è caratterizzato da vetrate semicircolari. Al di sopra, ad
un'altezza che va dai 40 a 80 metri, si eleva la grande cupola, a
base quadrata, caratterizzata dalla volta allungata, con pareti
convesse in muratura autoportante.
La cupola è poi a sua volta sovrastata
da un'altra struttura, alta circa 20 metri, denominata "Tempietto",
che ripropone il tema sottostante del colonnato. Il Tempietto è
raggiungibile mediante un elevatore situato al centro dell'atrio
sottostante. Sopra si staglia la lunga guglia, costituita dal suo
basamento, detto "Lanterna" (alto 18 metri e del diametro
di 15 metri) e provvisto di terrazzino. Sopra la Lanterna, a partire
da una quota di 113 metri, svetta la cuspide della guglia, a base
ottagonale e ispirata all'architettura neogotica. Questa ultima
parte, oggi inaccessibile ai turisti, è costituita da dieci
terrazzini circolari, via via sempre più piccoli.
Non mancare all'appuntamento di martedì 3 ottobre alla scoperta del
Museo Egizio...
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