Si segnala la riapertura al pubblico
dei nuovi spazi avverrà a breve ed il Castello Svevo già si candida
a competere con il sito Unesco di Castel del Monte (Andria) già
secondo per affluenza di visitatori in Puglia.
"Avremo un'offerta culturale più
ampia - assicura la direttrice del Castello Svevo, Rosa Mezzina - e
con l'apertura al pubblico di un altro piano contiamo di raddoppiare
anche l'affluenza". Al traguardo della riapertura mancano ormai
pochi passi, aggiunge Mezzina, tra cui l'assegnazione di "altri
otto assistenti di vigilanza e accoglienza necessari per le nuove
sale", e il passaggio formale dei nuovi ambienti al Polo museale
pugliese che provvederà a mettere in pratica un fitto programma di
iniziative.
A cominciare da quello nei due saloni
monumentali, uno dei quali è candidato a ospitare la mostra delle
opere, in gran parte mai esposte, del collezionista barese Angelo
Baldassarre: i lavori degli anni '60-'70 di artisti americani, tra
cui Joe Baldessari, Robert Barry, Mel Bochner, Bruce Boice, Donald
Judd, Joseph Kosuth, Sol Lewitt, Robert Mangold, Bruce Neumann,
Richard Tuttle e Andy Warhol. Sono invece già presenti, in altre
sale più piccole, gli allestimenti permanenti con i reperti ceramici
riemersi dagli scavi archeologici nello stesso Castello; i reperti
lapidei tra cui capitelli e sculture, e i preziosi restauri della
Soprintendenza: monete, gioielli e stoffe. Non è ancora possibile
visitare i quattro torrioni, ma solo accedere ad alcuni piccoli spazi
di questi passando dalle nuove sale. Al piano terra del Castello, già
sede museale, resteranno la sala multimediale, la gipsoteca con i
calchi dei fregi delle cattedrali romaniche pugliesi; la sala Sveva
che ora ospita la mostra sul tenore leccese Tito Schipa, il
suggestivo cortile centrale e gli scavi archeologici sottostante.
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