Quando non sappiamo il contenuto di
qualcosa, abbiamo bisogno di mettergli un’etichetta sopra: è la
paura che ci muove, il bisogno di dare una definizione. Da piccoli,
abbiamo paura del buio, dei mostri, dell’uomo nero, dei fantasmi.
Da grandi abbiamo paura di tutto ciò che non conosciamo.
Inconsciamente applicare questo tipo di comportamento anche alle
persone ci permette di inquadrarle e ci semplifica la vita. Le
persone, però, sono entità complesse, il loro essere è in continuo
divenire, cambiano, crescono, evolvono.
“A Disabilandia si tromba” di
Marina Cuollo, protagonista della presentazione di Venerdì 6
Ottobre, ore 19.00, presso l’Aula Consiliare del Comune di Minori,
vuole parlare di disabilità fisica, aiutando il lettore a conoscere
alcuni aspetti vicini e lontani dagli stereotipi, aspetti che spesso
coinvolgono le persone con disabilità, ma non solo. Il messaggio che
si intende veicolare è che le persone diversamente abili prima di
essere tali sono prima di tutto persone, soggette alle stesse
stigmatizzazioni che spesso ritroviamo in numerose altre "etichette"
distribuite dalla società odierna.
La serata di Minori è promossa dall’XI
edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in
Mediterraneo e dal CIF Centro Italiano Femminile, con il patrocinio
del Comune costiero. A parlarne con l’autrice, venuta alla luce con
una sindrome genetica molto rara, la Melnick Needles,
un'osteodisplasia scheletrica che conta un centinaio di casi in tutto
il mondo, laureata in Scienze biologiche, e che dice di sé stessa
“Sono una microdonna, alta un metro e una mentina, che ha bisogno
di mostrarsi sempre un po' incazzata con il mondo per dire la sua”,
saranno Maria Citro, consigliere delegato alle Politiche Sociali del
Comune di Minori, Antonella Mansi del CIF sede di Minori e assistente
sociale, Alfonso Bottone, direttore organizzativo di
..incostieraamalfitana.it.
“A Disabilandia si tromba”, con la
prefazione di Mara Maionchi, edito da Sperling & Kupfer,
attraverso la descrizione di situazioni, comportamenti ed episodi di
vita quotidiana del disabile e del normodotato medio, racconta
momenti comico-surreali che costituiscono un'ironica critica, intrisa
di satira pungente verso alcuni classici comportamenti di massa. Lo
stile scelto è contemporaneo, immediato, fatto di espressioni aperte
e di uso comune, ma soprattutto ironico e sarcastico.
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