Ripresa dal 2003 come Biennale dedicata
a Don Primo Mazzolari, la Rassegna sulle Arti visive, promossa dalla
Fondazione a lui dedicata congiuntamente alla Città di Bozzolo,
ispirandosi al pensiero di Don Primo Mazzolari che ne fu l’ideatore
nel 1954, stabilisce oggi per i partecipanti al Premio, collegandosi
a quelle premesse che nell’Arte ponevano il centro della crescita
culturale, l’analoga condizione di una traccia a cui attenersi.
Il tema odierno: Uniti in un dovere di
elevazione crea nella mente l’idea del superamento di limiti,
barriere di qualsivoglia genere, e il desiderio di sconfinare in un
ordine di cose e sentimenti superiori più nobili e degni, sentito
come urgente, e necessario. L’astrazione della traccia, la cui
interpretazione può spaziare nella molteplicità dei linguaggi
artistici contemporanei, consente di superare l’orientamento
figurativo delle origini della rassegna, allora motivato dalla
necessità di ricostruire il Paese dopo la guerra, è con esso le
certezze di un Arte riconoscibile su cui orientare i giovani.
L’evento si apre ai diversi
orientamenti dell’Arte contemporanea tra astrazione, installazioni,
linguaggi espressivi derivati dalla comunicazione di massa, riprese
del realismo novecentista e fotografico, non escludendo l’incisione,
la fotografia e le più recenti sperimentazioni artistiche sulle
nuove tecnologie applicate all’Arte. La spiritualità implicita
alla traccia: Uniti in un dovere di elevazione, orienta gli artisti
verso una creatività che esprime desiderio di elevazione. Il titolo
assegnato alla rassegna Infinitamente Arte dallo storico e critico
d’arte Ivana d’Agostino, curatore dell’evento, non risulta
casuale, considerati gli impliciti sottintesi che suggeriscono
superati, e superabili, barriere e limiti, culturali, artistici, e di
qualsivoglia genere.
Il percorso espositivo della mostra si
propone come un viaggio iniziatico di conoscenza tra tradizione e
innovazione dei modi propri del fare arte, che dipanandosi dall’atrio
d’ingresso, attraverso lo spazio centrale, si snoda nelle varie
stanze dedicate alla Pittura, alla Scultura, alle Installazioni, alla
Fotografia, all’Incisione e alla Cartapesta.
In mostra dipinti di Silvio Cattani,
Antonio De Pietro, Gabriella Di Trani, Cosimo Epicoco, Veronica
Piccolo; fotografie di Teresa Pollidori; sculture di Angelo Brugnera
e Alessandra Porfidia; incisioni di Elisabetta Diamanti e Giancarla
Frare. Le light-box, installazioni luminose di Giulio De Mitri, i
fregi scultorei in plexiglas e impianti di luci a led di Antonella
Capponi, e l’installazione ambientale su carta giapponese di Minou
Amirsoleimani completano l’insieme delle opere partecipanti alla
rassegna.
La Commissione artistica preposta a
conferire il Premio della Biennale è costituita dagli storici
dell’arte Arturo Carlo Quintavalle e Gloria Doloris Bianchino, e
dai direttori delle Accademie di Venezia e di Milano, Giuseppe La
Bruna e Franco Marrocco.
Come nelle precedenti edizioni la
Biennale don Primo Mazzolari rende omaggio ad un artista
contemporaneo. Quest’anno lo spazio delle Immagini dello Spirito è
dedicato allo scultore Ugo Riva.
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