Insieme all’autore, Stefano Taccone,
ne discuteranno, Leonardo V. Distaso docente di Estetica presso
l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Nicolas Martino,
filosofo e direttore di “OperaViva Magazine”.
Qual è stata l’essenza e la
vocazione autentica delle avanguardie? In che rapporto si collocano
con le neoavanguardie? Che ne è del lascito dell’avanguardia in
era postmoderna? Come si è pensata storicamente l’arte di fronte
alla questione di una trasformazione rivoluzionaria della società?
Come ha inteso rispondere alle sollecitazioni politiche radicali e
come le ha incarnate essa stessa? A queste ed a tante altre domande
affini tenta di rispondere questa raccolta di saggi – edita da
Ombre Corte (Verona) - che, concepiti per svariate occasioni,
restituiscono il cuore della riflessione teorica di Stefano Taccone
nell’ultimo triennio (2013-2016). Egli, sviluppando i suoi discorsi
in continuo dialogo con l’opera di alcuni degli autori che
maggiormente si sono esercitati su questi terreni, su tutti Peter
Bürger e Mario Perniola, mette in evidenza, in polemica con ogni
ipotesi di riduzione del progetto delle avanguardie a mero
rinnovamento dei linguaggi, quanto esse abbiano inteso avanzare,
malgrado i loro limiti, veri e propri progetti di mondo e di vita
alternativi alla sfera borghese e, in tale ottica, abbiano concepito
la dimensione separata dell’arte come qualcosa da contestare e
superare. Sfrondata di ogni possibile deriva totalitaria, che è il
rischio di ogni pensiero forte, la radicalità dell’avanguardia può
forse ancora oggi offrire importanti sollecitazioni ad un presente in
evidente crisi di paradigmi e pervaso da profonde sacche di
insoddisfazione. La presentazione è inserita nel ciclo Con arte e
con parte. Incontri di arte contemporanea all’asilo.
L’autore: Stefano Taccone (Napoli,
1981) è critico d’arte e dottorando in Metodi e metodologie della
ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università di
Salerno. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto
politico come materiale (Plectica, Salerno, 2010); La contestazione
dell'arte (Phoebus, Casalnuovo di Napoli, 2013) e curato il volume
Contro l’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua
attualità (Ombre Corte, Verona, 2014). Collabora stabilmente con le
riviste “Operaviva” e “Segno”. Ha scritto, tra l’altro,
sulle riviste “Boîte”, “sdefinizioni”, “roots§routes”,
“Titolo”, “Tracce”.
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