Si tratta del più antico museo, a
livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica ed è
considerato il più importante del mondo dopo quello del Cairo.
Ha sede nello storico Palazzo
dell'Accademia delle Scienze (eretto nel XVII secolo dall'architetto
Guarino Guarini), sede dell'omonima Accademia, che si ricorda ha
ospitato anche la Galleria Sabauda fino all'aprile 2012.
Nel museo sono presenti più di 37000
pezzi tra cui i più importanti sono:
- la tomba intatta di Kha e Merit;
- il tempio rupestre di Ellesija;
- il Canone Reale, conosciuto come Papiro di Torino, una delle più importanti fonti sulla sequenza dei sovrani egizi;
- la Mensa isiaca, che i Savoia ottennero dai Gonzaga nel XVII secolo;
- la tela funebre, tessuto dipinto proveniente da Gebelein e scoperto nel 1930 da Giulio Farina;
- i rilievi di Djoser;
- le statue delle dee Iside e Sekhmet e quella di Ramesse II, scoperte da Vitaliano Donati nel tempio della dea Mut a Karnak;
- il Papiro delle miniere d'oro;
- la Tomba di Maia, ricostruita nel museo
Si segnala che il 6 ottobre 2004 è
stato firmato un accordo trentennale tra la Fondazione Museo delle
Antichità Egizie e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali
allo scopo di conferire i beni del Museo alla Fondazione di cui
fanno parte la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Città
di Torino, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT. In base a
tale accordo modo il Museo Egizio è dunque gestito dalle
istituzioni locali e da tale accordo gode dei finanziamenti delle
fondazioni bancarie ed al tempo stesso di ampia autonomia
gestionale.
Si ricorda che il 1º aprile 2015 è
stato riaperto dopo 3 anni e mezzo di lavori.
Non mancare all'appuntamento di martedì 10 ottobre alla scoperta
dell'ex sala di prima classe in cui i Savoia attendevano il treno.
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