Pompei del 79 d.C. è sempre più la
città dei tesori: sono emersi, nei pressi della Schola Armaturarum,
reperti intatti che aggiungono nuovi elementi della storia
dell'antica città romana coperta dalla lava del Vesuvio circa
duemila anni fa.
Il ritrovamento consiste in un deposito
di anfore, al momento formato da 14 reperti immersi nel lapillo. Si
tratta di anfore che probabilmente dovevano contenere olio, vino e
salse di pesce. In particolare un'anfora presenta iscrizioni dipinte
in cui si leggono numeri, a indicare i quantitativi, e,
verosimilmente, il prodotto contenuto. L'uso come deposito
dell'ambiente è confermato dai graffiti visibili su una delle pareti
dell'ambiente, che ribadiscono l'attività di stoccaggio.
Al termine dello scavo, previsto per il
mese di dicembre, le anfore saranno ricollocate in sito nell'ambito
del più ampio progetto di valorizzazione del "museo diffuso"
che il Parco archeologico sta adottando in più aree degli scavi per
ricontestualizzare i reperti nei luoghi di provenienza.
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