Inaugurazione: Mercoledì 8 novembre
2017 ore 17:30 - PAN | Palazzo delle Arti Napoli
Nel 1968 Vincenzo Starnone ha quindici
anni. Certo troppo giovane per conoscere e vivere con consapevolezza
tutta la fase che precede l’esplosione di quell’anno che tutti
ben conosciamo per la sua eccezionalità. In perfetto orario però
per formarsi nel clima del dopo Sessantotto, quello – tra l’altro
- dei grandi cortei operai e della strategia della tensione
inaugurata a Piazza Fontana il 12 dicembre 1969. Due, fin da
adolescente, le sue passioni predominanti: una è la politica, non
intesa – almeno inizialmente - nell’alveo della rappresentanza
parlamentare e sempre e comunque concepita come strumento di
trasformazione radicale del mondo in senso egualitario e libertario –
per cui a quindici anni intraprende convintamente la sua militanza
nelle file del gruppo anarchico napoletano Kronstadt -; l’altra è
la fotografia. Niente di più naturale perciò per lui andare in giro
per cortei ed immortalare i volti e le bandiere, i gesti strepitanti
e i cartelloni con gli slogan. Niente di più naturale per lui
mettere insieme i suoi due mondi: quello della militanza e del fare
comunità e quello del racconto realistico per mezzo della luce.
La mostra, organizzata dalla Iod
Edizioni, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del
Comune di Napoli, è il frutto di una paziente selezione di un più
ampio gruppo di fotografie scattate in quegli anni – tutto
materiale fin ora, per quasi mezzo secolo, per lo più mai uscito
dall’archivio di Starnone – che racconta i cortei di quei tempi,
i volti dei militanti, ora fieri e concentrati, ora gioiosi e
trionfanti - perché la rivoluzione è insieme strategia e festa -,
ma anche le feste dell’Unità di qualche anno dopo, con il palco
sul quale si esibiscono gli Inti-Illimani ed i laboratori per
bambini, nonché il più ampio vissuto sociale dell’epoca. C’è
insomma tutto un mondo che più o meno tra le righe traspare da
questa personale, un mondo che possiede molto di autobiografico, ma
che è anche (auto)biografia di una generazione.
Il catalogo, edito da Iod Edizioni,
contiene testi della scrittrice Maite Iervolino e dello storico
Gianfranco Marelli, oltre che del curatore e dell’autore stessi e
sarà presentato in occasione del finissage, giovedì 16 novembre,
ore 17,00 insieme alla raccolta di racconti dello stesso autore della
mostra dal titolo e Sono ciò che sono stato (Iod Edizioni,
Casalnuovo di Napoli).
Vincenzo Starnone è nato a Napoli nel
1953. Laureato in medicina, fotografa da oltre quarant’anni gli
aspetti quotidiani della vita in una sorta di “caccia fotografica”
sociale. Tra le sue mostre personali Viaggio nei musei (Maschio
Angioino, Napoli, 2010); Svelati (Lloyd’s Baia Hotel, Vietri sul
Mare - SA, 2009); Viaggio nel lavoro (Istituto Italiano per gli Studi
Filosofici; Libreria Feltrinelli di Piazza dei Martiri, Napoli, 2002;
AR Project Gallery, Giugliano – NA, 2013); Frammenti flegrei
(Casina Vanvitelliana – Parco Vanvitelliano del Fusaro, Bacoli –
NA, 2000; Galleria Tina Modotti, Acerra – NA, 2001); Sopra sotto:
viaggio a Parigi (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli,
1999). Ha pubblicato due raccolte di racconti: Non voglio Anna.
Racconti stressati di un medico (Iuppiter Edizioni, 2010) e Sono ciò
che sono stato (Iod Edizioni, Casalnuovo di Napoli, 2014).
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