Si è tenuta nella mattinata di oggi,
venerdì 1 dicembre, la Giornata Studi sull’impresa archeologica di
Amedeo Maiuri, con prestigiosi interventi da parte di studiosi di
fama internazionale (Umberto Pappalardo, Giovanni Carbonara, Mario
Torelli, Nadia Barrella, Mariapaola Guidobaldi) focalizzati sulla
centralità della figura dell’archeologo che con lungimiranza e
tenacia sullo scorcio degli anni ‘20 del 1900, ha voluto che gli
scavi di Ercolano riprendessero e che assumessero quell’aspetto che
hanno oggi: di una città museo, una città dal volto umano, aspetto
a cui siamo abituati al giorno d’oggi, ma estremamente innovativo
per il tempo di Maiuri. La mattinata ha dato l’imprinting per
quello scambio dialogico tra moderno e passato, perché vi sia il
confronto costante con la figura di Maiuri, “chiunque si confronti
con Ercolano oggigiorno e nel futuro deve guardare alla figura di
Maiuri – dichiara il Direttore del Parco Francesco Sirano -, questo
il motivo dell’intera giornata dedicata alla figura di Amedeo
Maiuri. Non va trascurato e dimenticato che l’immagine consolidata
della Ercolano di oggi è il risultato del lavoro di Amedeo Maiuri;
la sua capacità di aver saputo valorizzare il sito alla maniera
moderna con il suggerimento delle ricostruzioni degli interni, la
dimostrazione della presenza di più piani nelle abitazioni, tutti
abitati, sono aspetti particolarmente innovativi se si pensa
soprattutto che sono stati elaborati negli anni 30”.
Ulteriore motivo di orgoglio per il
Direttore è stata la presentazione del libro a cura di Domenico
Camardo e Mario Notomista: “Ercolano 1927 – 1961. L’impresa
archeologica di Amedeo Maiuri e l’esperimento della città museo”
edito da L’Erma di Bretschneider. Il ringraziamento del direttore
Sirano ai curatori “ricercatori del gruppo HCP che da anni lavorano
con risultati di eccezionale rilevanza sulle tematiche storiche,
archeologiche e legate alla conservazione del sito. Il tributo alla
profondità della riflessione e all’impostazione della città data
da HCP e dalla squadra che Packard ha messo in campo è stato reso
dal Direttore Generale di Pompei, Massimo Osanna, che ringrazio per
aver voluto pubblicare il volume dedicato all’impresa di Maiuri ad
Ercolano come primo volume della nuova veste editoriale della collana
di Studi e Ricerche del Parco Archeologico di Pompei. Una
pubblicazione che rafforza e conferma la collaborazione e la
complementarietà tra i due siti UNESCO dell’area vesuviana. ”
Alla presenza del Sottosegretario
Antimo Cesaro e del Comune di Ercolano, e con la partecipazione del
Prof. Andrew Wallace Hadrill, uno dei principali ispiratori del
progetto Packard ad Ercolano, si è svolta nel pomeriggio
l’inaugurazione dell’ulteriore tappa della Mostra-percorso
“Maiuri pop-up: Scavare”, ideali finestre che si aprono nel sito
archeologico realizzate dal Parco Archeologico con l’Herculaneum
Conservation Project. Interventi ispirati al lavoro di Maiuri, di cui
quest’anno ricorre il 90° anniversario. I Pop Up sviluppano due
tematiche: da un lato le ricerche e gli studi sugli aspetti storico
archeologici, conservativi e museografici; dall’altro originali
proposte di lettura dal mondo contemporaneo che sviluppano un ideale
dialogo con l’impresa di Maiuri, grazie all’apporto di artisti
come oggi avvenuto con Michele Iodice. Iodice ha ricreato idealmente
nella bottega di Messenius Eunomus lo studio di Maiuri perché in
questo spazio si esprimesse non solo il lavoro dell’archeologo,
fatto di ricerca in biblioteca, ma anche di lavoro sul campo e
fisico. A caratterizzare il percorso un fil rouge, un vero e proprio
filo rosso di luce, luminoso e suggestivo a rappresentare la figura
dell’archeologo Amedeo Maiuri ed il suo importante lavoro nel sito
di Ercolano.
Dal Direttore i ringraziamenti a tutto
il personale per la partecipazione corale per la buona riuscita del
duplice evento, che ha di fatto riaperto il cantiere di Ercolano
declinata al futuro,”il Parco oggi ha dimostrato capacità di
sostenere un progetto culturale innovativo e di ricevere grandi
eventi rivolti ad una platea composta da un pubblico potenzialmente
molto più ampio di quanto non sia stato fatto nel passato
accrescendo nel contempo la qualità al mondo culturale e di
ampliamento della fruizione del sito”.
Ringraziamenti rivolti anche al MAV
(Museo Archeologico Virtuale) per il supporto multimediale e
all'Istituto Tilgher che, nell’ambito del progetto di alternanza
scuola lavoro, ha egregiamente collaborato all’ospitalità con le
classi di sala, accoglienza turistica e cucina.
Alla giornata, seguita da un folto
pubblico, hanno partecipato anche l’ avv. Michele Barbieri e
consorte, Presidente della Fondazione Istituto Packard per i Beni
Culturali.
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