Il libro - di immagini con inserimento
di testi memorialistico-narrativi, dello stesso artista - si avvale
di note introduttive e prefatorie di Gabriel Zuchtriegel, direttore
del Parco Archeologico di Paestum, e di Paolo Apolito (antropologo e
docente all’Università di Roma Tre), che relazioneranno
sull’opera, insieme al senatore Alfonso Andria, con il
coordinamento dell’editore Francesco G. Forte.
Sergio Vecchio (1947, Castellabate -
Salerno), allievo, presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, di
Carlo Alfano e Giovanni Brancaccio, dopo brevi soggiorni tra Roma e
Napoli, alla fine degli anni Settanta si trasferisce a Salerno dove
insegna discipline pittoriche per 35 anni presso il Liceo Artistico.
Si stabilisce nella grande residenza di famiglia a Paestum, luogo
dell’anima e terra di ispirazione estetica, dove lavora tra
pittura, scritture ed elaborazione grafica, particolarmente su temi
della Magna Grecia. Nel 1975 espone alla X Quadriennale di Roma,
alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Ancona; nel 1979 al
Premio Michetti, Francavilla a Mare (Ch) e, negli anni successivi,
con presentazioni di Filiberto Menna e Enrico Crispolti, gli vengono
commissionate personali a Roma, Lavatoio Contumaciale nel 1977 e
1979; Galleria d’Arte La Piazzetta 1978; Studio Ungheri 1981. Nel
1983 espone all’auditorium San Fedele di Milano e l’anno
seguente è, per segnalazione di Pierre Restany, nel Catalogo
generale della grafica italiana, Mondadori. Intensifica le sue
presenze a Roma e a Napoli con mostre personali e collettive. Nello
stesso periodo, in collaborazione con il Laboratorio di Nola,
nascono cartelle di incisioni con le quali è invitato a prestigiose
rassegne del settore, in Italia e all’estero. Negli anni
Novanta soggiorna a lungo in Sicilia, dove tiene numerose mostre
personali e collettive - Carte di Sicilia, Excelsior Palace,
Acireale (1995 e, ancora, 1998 e 1999); Galleria d’Arte Dante,
Palermo (1996); Arcadia, villa Esperia, Mondello (2000); Carte con
l’anima, Palazzo di Provincia, Palermo (2006). Alla fine del
decennio e negli anni Duemila è impegnato in varie esposizioni
oltre oceano, tra le quali le personali alla Rogers Gallery di
Washington nel 1999 e nel 2001, al Center for the Creativ Arts in
Virginia nel 2003, alla Monica Art in Atalanta nel 2006. Poi torna
ad esporre in Italia, a partire dalla personale presso Arte incontri
di Milano, 2007; nel 2011 il Comune di Salerno gli commissiona la
pavimentazione dell’antica chiesa dell’Annunziata e, nello
stesso anno, è invitato al Padiglione Italiano della 54ma Biennale
di Venezia. Tra le mostre recenti: l’antologica presso il
Museo-FRAC di Baronissi nel 2011; le personali al Museo Archeologico
di Paestum e in Grecia, nella città di Nauplia (2014); e la mostra,
curata da Fulvio Irace, presso il Complesso Monumentale di Santa
Sofia di Salerno (2016).
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