La mostra è visitabile tutti i giorni
dalle ore 16.30 alle 19.30 fino al 9 febbraio 2018. Associazione
Culturale Studio 71 Via Vincenzo Fuxa n. 9 Palermo
La mostra nata da un’idea di Angelo
Conti e Francesco Scorsone prende spunto dal racconto di Paolo Coelho
dal titolo “la matita”. Perché matite – metafore della vita -
perché il racconto di Paolo Coelho induce a momenti di riflessione e
se volete anche di tenerezza ma soprattutto riguarda la matita e
dell’uso che se ne fa nell’ambito di chi sceglie di accostarsi
all’arte e alle sue diverse forme di disegno, pittura o scrittura.
32 sono gli artisti che hanno accettato di raccontarsi attraverso il segno su un cartoncino di formato cm 25 x 35 per questa kermesse dedicata alla matita e alle sue sfaccettature.
Scrive nel suo testo in catalogo Vinny Scorsone: (…) gli artisti hanno tracciato opere in cui la matita, utilizzata sia come semplice grafite sia come oggetto oppure interpretata attraverso varie tecniche, si è fatta latrice di pensieri e seduzioni. La mano è diventata maestra di vita, presenza incombente e benevola. Il tratto, ora sottile ora spesso, evoca, nelle opere, il racconto originario e profili e stanze affiorano dal foglio. Lo spigolo gioca con la curva, linee chiuse si intrecciano con linee aperte, l’ironia sorregge la malinconia e solitudini si alternano ad amori e complicità. In un gioco tra essere ed apparire, tra finzione e realtà, la matita ridisegna i contorni degli oggetti e se stessa in un ribaltamento continuo di ruoli.(…)”
Gli artisti: Antonella Affronti, Anna Maria Asaro, Anna Balsamo, Alberto Bongini, Totò Calò, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Elio Corrao, Maria Rita Cuccia, Naire Feo, Sesto Gaglio, Daniela Gargano, Giuseppe Gargano, Carla Horat, Caterina Lala, Marialuisa Lippa, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Rosalia Marchiafava, Sara Mineo, Francesco Pintaudi, Mariella Ramondo, Cinzia Romano, Anna Santoro, Marisa Sapienza, Angela Sarzana, Enzo Sciavolino, Egle Scroppo, Diego Scursatone, Gianni Maria Tessari, Maria Felice Vadalà e Tiziana Viola-Massa.
Tutte le opere prodotte entreranno a far parte della collezione permanente dell’Associazione Culturale “La Matita” di Valledolmo.
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