“L’essenza e l’esistenza nelle
opere di Sebastiano Dammone Sessa e dei Santissimi, a cura di
Alessandro Demma, un progetto espositivo che mette a confronto, in
una doppia personale, artisti che dai loro esordi hanno sperimentato
e indagato, attraverso differenti linguaggi, l’essenza e
l’esistenza dell’opera, le sue “dimensioni” visive, teoriche
e concettuali. Essenza ed esistenza, visibile e invisibile,
immaginario e reale, le opere di Sebastiano Dammone Sessa e dei
Santissimi confondono e mettono in discussione tutte queste
categorie, dispiegando il loro universo compositivo fatto di entità
carnali, di segni oggettuali, di rassomiglianze efficaci, di
significazioni mute, che ci narrano storie possibili. I segni delle
loro opere misurati e studiati, le figure e gli oggetti presi in
prestito dall’essenza della vita, dalla memoria, dalla storia, dal
viaggio e dal racconto, diventano le strutture elementari del loro
comporre, ripetizione di elementi che danno vita ad una latitudine
infinita in cui si produce linguaggio. Per Sebastiano Dammone Sessa e
i Santissimi, l’opera diventa un teatro nel quale la materia
scandisce i battiti di un comporre armonioso e sinuoso, di un viaggio
tra labirinti di segni e simboli, di figure e oggetti, che vivono su
una soglia, sul limite, sul limen tra realtà, sogno, memoria,
narrazione, scoperta, e indagine dell’esistenza umana.
Le opere di Sebastiano Dammone Sessa nascono da un’attenta riflessione sul linguaggio, la tecnica e la materia, da un’analisi dei rapporti tra lo spazio dell’opera e quello della vita. Sono proprio la forma e la materia, gli elementi che sostengono il percorso compositivo dell’artista, l’alfa e l’omega di un complesso universo visivo che assume sembianze in continuo mutamento, in un divenire possibile che sfida l’impossibilità del divenire. Quello costruito dall’artista è, quindi, una galassia in cui galleggiano la geometria pura, le sue derive metamorfiche e i sentieri naturali della materia, “pianeti metamorfici” che occupano la superficie dello spazio espositivo per creare un cortocircuito pluripercettivo.
Nelle opere dei Santissimi, Sara Renzetti e Antonello Serra, il corpo diventa il logos della condizione esistenziale dell’essere umano, la superficie narrativa di una complessa riflessione sulle condizioni sociali, politiche e culturali, “guscio” di vita, di storie e di memorie. È proprio a partire da una matrice che indaga l’esistenza umana, nelle sue forme esteriori ed interiori, che prende forma il processo creativo dei Santissimi, che costruiscono corpi di materia e di memoria, muovendosi tra i confini dell’esistenza e sulla condizione dell’uomo contemporaneo, sui concetti di isolamento, allucinazione, desiderio, frustrazione, mortalità e immortalità. I Santissimi, così, attivano un dialogo, un dibattito intenso che prende forma dalla questione teorica del soggetto e la sua “crisi”, dal tema dell’intersoggettività, dal confronto tra il sé e l’altro da sé, insomma, da tutta una serie di situazioni che sono elementi centrali ed essenziali nel dibattito filosofico contemporaneo".
L’esposizione sarà visitabile fino al 13 marzo 2018
Orari di apertura: nei giorni di sabato 20 e domenica 21 successivi all’inaugurazione, la galleria resterà aperta nei seguenti orari: ore 10:00-12:30 e ore 16:30-19:00. Successivamente la galleria sarà aperta il martedì e il giovedì (ore 10:00-12:30 e ore 16:30-19:00) e il sabato (ore 10:00-12:30). Gli altri giorni previo appuntamento. In via C. Santagata, n.14 – S. Maria C.V. – Caserta.
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