Si tratta della prima scuola diretta
dalla stessa educatrice per volontà dell’allora governo fascista,
ma successivamente chiuso proprio per l’opposizione al regime di
Mussolini.
Fu, infatti, il Regio Decreto del 5
febbraio 1928, n. 781, a dare vita a questa innovativa esperienza
scolastica in Italia, che avrebbe dovuto formare insegnanti,
esclusivamente femmine. Fu collocata provvisoriamente in Via Monte
Zebio, a Roma.
Il corso era triennale; erano escluse
iscrizioni da parte di alunni di sesso maschile. Il costo della
frequenza era di 120 lire, degli esami di abilitazione 100 lire. Come
prima direttrice fu nominata, proprio su indicazione del governo, la
stessa Maria Montessori.
Una storia che si confronta da subito
con la resistenza ai valori del fascismo affermando così la
specifica impronta educativa di mette al centro il rispetto del
bambino valorizzandone la spontaneità. Obiettivo: crescere un
individuo libero e consapevole.
Oggi l’istituto, riaperto dopo quasi
trent’anni, conserva materiale e documentazione della sua
fondatrice ed è sede di un museo a lei dedicato. Si tratta di uno
delle cento scuole che sperimenteranno a breve un corso liceale nella
versione quadriennale.
Nessun commento:
Posta un commento