Titolo: Disturbances / Scompigli
Artisti: Brad Howe e Amedeo Sanzone
Curatore: Cynthia Penna
Organizzatore: Art1307
Sede: Villa di Donato, P.zza
Sant’Eframo Vecchio - Napoli
Opening: 15 marzo 2018, ore 18,30
Durata: dal 15 marzo al 15 aprile 2018
Per informazioni: Tel. 081 660216,
info@art1307.com, www.art1307.com
Fb: https://www.facebook.com/art1307
Instagram:
ISTITUZIONE_CULTURALE_ART1307
Pinterest: Art1307
Il progetto
Un dialogo insolito quello che si
intesse in questa occasione fra due artisti con tante evidenti
differenze culturali, geografiche ed espressive. Le opere di Brad
Howe, che ben rappresentano un minimalismo ultracontemporaneo e
profondamente americano, si confrontano con quelle di Amedeo Sanzone,
napoletano “verace” e pioniere di una inedita “geometria
emozionale”, con cui l'artista americano condivide il minimalismo
ma non il percorso attraverso cui a tale minimalismo è approdato. “I
due artisti sono stati invitati a dialogare sul senso della
costruzione della forma nello spazio. Il supporto, il muro, la stanza
diventano un campo pittorico su cui esprimere i propri valori di
significato e di senso – spiega Cynthia Penna, curatrice della
mostra e direttrice scientifica dell'Istituzione Culturale
Internazionale Art1307 – La strabiliante capacità coloristica di
entrambi rende le loro opere puri veicoli di emozioni: li definirei
“vettori emozionali”. Irresistibili miscele di colore inducono
nello spettatore una sensazione di scoperta di nuova linfa vitale; ne
attivano i sensi, acuendone la percezione ed anzi favorendo una
capacità percettiva finora ignorata. Il dialogo si dipana anche per
contrasto: superfici riflettenti, superfici assorbenti; colori
pastello, colori irruenti e di forza; materiale plastico e acciaio,
duttile ma resistente; nessuna somiglianza, nessun apparente legame
tra le opere e gli stili dei due artisti, ma un comune senso di
approcciarsi alla materia sfruttandone tutte le capacità. Un comune
senso di modifica del materiale; una comune voglia di plasmare la
materia e assoggettarla o da essa farsi trascinare verso una nuova
scoperta di senso. Tutto alla fine è teso a portare lo spettatore al
limite di un engagment emotivo”.
Gli artisti
Compito non semplice quindi quello di
mettere insieme l'opera di due artisti dalle personalità artistiche
tanto forti in un progetto che valorizzasse l'individualità proprio
attraverso un dialogo sia espressivo che estetico. Brad Howe,
californiano di Los Angeles, opera attraverso la scultura in acciaio
dipinto che va ad interagire con lo spazio circostante; lavori
tridimensionali che si introducono nello spazio e dialogano con esso
in termini di rapporti spaziali, proporzioni, masse, colore, ombre, e
proiezioni. Sono opere plastiche, di un plasticismo tutto
contemporaneo, spigoloso o morbido a seconda del caso che prende
spunti e si riallaccia alla tradizione americana del ‘900 da
Alexander Calder alla POP art. La lezione del minimalismo americano è
stata accolta e assorbita in pieno dall’artista che edulcora la
rigidità della forma geometrica allo stato puro attraverso
colorazioni bizzarre e insolite; con esse Howe introduce un discorso
sul colore che spazia dal POP americano di metà ‘900, ai colori
primari, fino alle colorazioni tenui, ai mezzi toni che rammentano a
noi Europei e Italiani in particolare, nei rosa, nei pallidi verdi e
nei turchesi addirittura una certa pittura rinascimentale veneta.
Amedeo Sanzone, napoletano di origine e impianto culturale, è figlio
della tradizione pittorica napoletana e da quelle scene di paesaggio
o di genere parte per un percorso personale che lo conduce,
attraverso scarnificazione e sottrazione, verso un minimalismo totale
e l’azzeramento di qualsiasi elemento che non riguardi meramente la
base strutturale dell’opera stessa.
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