E' stato un italiano ad illuminare
Parigi, affascinante città europea e meta romantica degli
innamorati di tutto il mondo.
Se, infatti, Parigi è oggi oramai
mondialmente conosciuta soprattutto con l'appellativo di “Ville
Lumière”, ossia “città della luce”, è grazie a Fernand
Jacopozzi, detto il “mago della luce”, che ebbe l'idea, per
l'epoca certamente inedita, di illuminare siti e monumenti importanti
come ad esempio la Torre Eiffel, l'avenue des Champs-Elysées,
l'Opera, il Moulin Rouge, ma anche i grandi magazzini del centro.
La storia di questo ingegnere
fiorentino immigrato in Francia tra la fine del 1800 e l'inizio del
1900 viene ora ricordata in un libro pubblicato in Francia per le
edizioni Douin dal titolo “Jacopozzi, il mago della luce”.
L'autore, Fabien Sabatès, ha raccolto
una ricca documentazione, mostrando, in particolare, come Fernand,
fiorentino emigrato a Parigi, illuminò di mille luci una città
all'epoca buia, anche grazie al contributo di André Citroen, il
primo a sistemare una pubblicità gigante delle sue belle automobili
sull'affascinante "Dama di Ferro".
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