Venerdì 9 marzo, alle ore 21:00 presso l' Auditorium del Centro
Sociale di Salerno (quartiere Pastena – Via Cantarella), andrà in
scena "La semplicità ingannata" - Satira per attrice e
pupazze sul lusso d’esser donne di e con Marta Cuscunà, uno
spettacolo di Centrale Fies (coproduzione Operaestate Festival
Veneto), che il direttore artistico di Mutaverso Teatro, Vincenzo
Albano, ha fortemente voluto offrire al folto pubblico della sua
stagione. Attesa da diversi anni, l’ospitalità in Campania di
Marta Cuscunà, artista che dal 2009 fa parte del progetto Fies
Factory di Centrale Fies (Dro, TN) è una prima assoluta, resa
possibile grazie al dialogo di Albano con altri operatori del
territorio: Interno 5 e TAN di Napoli.
La rappresentazione fa parte di una trilogia interamente dedicata
alle Resistenze femminili e non a caso a Salerno viene presentato
nella settimana della Festa della Donna. Il contesto storico in cui
si svolge lo spettacolo è il Cinquecento, quando avere una figlia
femmina era un problema: agli occhi del padre equivaleva ad una
perdita economica. Certamente una figlia bella e sana era
economicamente vantaggiosa perché poteva essere accasata con una
dote modesta, mentre una figlia meno appetibile o con qualche difetto
fisico prevedeva esborsi salati. L'alternativa per sistemare le
figlie in soprannumero era la monacazione forzata. Le monache del
Santa Chiara di Udine attuarono una forma di Resistenza unica nel suo
genere, trasformando il convento in uno spazio di contestazione, di
libertà di pensiero, di dissacrazione dei dogmi religiosi e della
cultura maschile con un fervore culturale impensabile per l'universo
femminile dell'epoca.
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