Promuovere le molteplici espressioni
culturali della contemporaneità: questa la missione della Fondazione
Donnareginaper le arti contemporanee, che, attraverso il Madre, il
museo d'arte contemporanea della Regione Campania, intende porsi come
crocevia di discipline e piattaforma di riferimento anche per il
sostegno alla ricerca degli artisti emergenti.I progetti che saranno
presentati il 15 e 16 giugno a Manifesta 12, entrambi risultati
vincitori, rispettivamente, della I e II edizione del bando Italian
Council 2017, ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura
contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del MiBACT, per promuovere
l’arte contemporanea italiana nel mondo, sono esempio concreto
delle sinergie produttive messe in campo dalla Fondazione.
Inventory. The Fountains of Za’atari,
un progetto di Margherita Moscardini promosso dalla Fondazione
Pastificio Cerere di Roma, vincitore della I edizione del bando
Italian Council 2017.
Presentazione: Galleria d'Arte Moderna
Empedocle Restivo, Palermo, 15 giugno 2018, ore 18.00
Inventory. The Fountains of Za'atari è
frutto del lavoro svolto da Moscardini all'interno di Camp Za'atari
che è il secondo campo per rifugiati più grande al
mondo. Moscardini parte dall'osservazione del sistema idrico del
campo, producendo un inventario delle fontane costruite dai residenti
all'interno delle proprie case, immaginando nel lungo termine la loro
diffusione internazionale come sculture attraverso un sistema
virtuoso di acquisizioni.
Durante il talk saranno illustrati i
futuri sviluppi del progetto e le sue diverse fasi di divulgazione.
Nello specifico si parlerà anche della
prima presentazione dell’opera nell’ambito della mostra a cura di
Marcello Smarrelli che si terrà presso la Fondazione Pastificio
Cerere a Roma - inaugurazione 11 luglio - e della produzione del
libro d’artista e della scultura che saranno destinati alla
collezione d’arte del Madre · museo d’arte contemporanea
Donnaregina di Napoli.
Programma Talk presso GAM di Palermo
Saluto di Antonella Purpura, direttrice
della GAM Palermo.
Conversazione tra l'artista Margherita
Moscardini e la giornalista mediorientalista Marta Bellingreri,
mediata da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione
Pastificio Cerere.
In chiusura
Daniela Bigi (docente dell'Accademia di Palermo) e Giuseppe Buzzotta (artista), che insieme dirigono #MCCN Castello di Carini, presentano il workshop che terrà Margherita Moscardini il 18, 19 e 20 giugno, rivolto agli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Palermo.
Daniela Bigi (docente dell'Accademia di Palermo) e Giuseppe Buzzotta (artista), che insieme dirigono #MCCN Castello di Carini, presentano il workshop che terrà Margherita Moscardini il 18, 19 e 20 giugno, rivolto agli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Palermo.
Indagare il sottosuolo. Atlante delle
storie omesse un progetto di Lara Favaretto presentato dalla
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo di Torino, vincitore della II edizione del
bando Italian Council 2017.
Presentazione in anteprima: Manifesta
12 – Collaterals, Palazzo Branciforte, Monte di Santa Rosalia,
Palermo, 16 giugno 2018
Il progetto è basato su un'indagine
conoscitiva del territorio della città antica e contemporanea di
Pompei, alla ricerca di narrazioni e storie sconosciute, omesse o
dimenticate, intrecciate con la memoria ma anche con possibili
narrazioni, ipotesi e interpretazioni. Queste storie considerate
minori, ma che fiancheggiano la Storia, sono impresse e sedimentate
nel sottosuolo e saranno riportate alla luce e mappate attraverso una
serie di carotaggi, per farle emergere dalla terra che le ha sepolte.
Una pubblicazione digitale ricostruirà la complessa articolazione di
queste storie, mentre i carotaggi saranno prima esposti nel Parco
Archeologico di Pompei(partner del progetto) e poi archiviati nella
zona archeologica in un contenitore che si configura una Time
Capsule, una "macchina del tempo" che, sigillata, sarà
sotterrata nel Parco Archeologico di Pompei. Su di essa una lapide in
pietra lavica del Vesuvio, della stessa dimensione di una faccia
della macchina del tempo sotterrata, ne rappresenterà l'ombra e
porterà incise la data di sotterramento e quella di riesumazione,
prevista dopo cento anni. A Palermo, una selezione di lettere e
oggetti che testimoniano la restituzione di reperti trafugati negli
anni da alcuni visitatori del Parco Archeologico di Pompei sono messi
in relazione con una selezione di materiale documentale relativo
all'attività del Monte di Santa Rosalia, presso Palazzo Branciforte,
tra le storiche sedi del Monte di Pietà della città.
Laura Valente, Presidente della
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, dichiara: «La
collezione del museo Madre e la programmazione della Fondazione
Donnaregina si sono ampliate con l’attivazione, nel 2017, di nuove
collaborazioni con alcuni dei più importanti musei e centri di
ricerca italiani, dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino
al Parco Archeologico di Pompei e la Fondazione Pastificio Cerere di
Roma. Entrambi i progetti presentati a Manifesta12 seguimi questo
solco e sono frutto della sinergia messa in campo dal bando Italian
Council del MiBACT: in questo senso la Fondazione Donnaregina
interpreta il suo ruolo attivo di istituzione pubblica, operando fra
radicamento territoriale e applicazione di una visione strategica
dell'investimento culturale a livello nazionale e internazionale. Un
sostegno concreto alla ricerca artistica italiana, che passa
attraverso l’elaborazione di progetti destinati ad incrementare il
patrimonio pubblico del nostro Paese».
Andrea Viliani, Direttore del Madre:
«Nel suo progetto Lara Favaretto, connettendo Storia e storie e
operando fra differenti discipline, esplora i presupposti di un
operare in cui spazi e tempi diversi si pongono in un continuum denso
di potenzialità, di scoperta e di racconto, in grado di ridefinire
criticamente il concetto e l'esperienza stessi di cosa sia un'opera
d'arte, una mostra, un museo. Margherita Moscardini, invece, studia
le forme di esistenza effimere e precarie risultanti dai processi
migratori, celebrandone il carattere resistenziale e l'ipotesi di un
possibile umanesimo contemporaneo. Manifesta 12rappresenta il
palcoscenico dove queste progettualità avviano il loro differente
percorso, condividendone con il pubblico i rispettivi presupposti.
Progetti che entreranno a far parte della collezione del museo Madre
e del nostro patrimonio pubblico contemporaneo, non solo come opere
ma, appunto, come fonti di ispirazione metodologica, etica,
intellettuale e istituzionale, su cui impostare il lavoro di ricerca
all'interno dei nostri musei. L'opera di Lara Favaretto inaugura
inoltre le Pompeii Commissions, e rappresenta il primo segnale della
continuazione dalla mostra Pompei@Madre. Materia Archeologica».
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