Apre Aluei e il suo 'Mantra' del
silenzio in musica a Piazza Date
Parte domani in Piazza Dante la decima
edizione del Napoli Strit Festival che per due giornate invaderà di
arte di strada sul tema del silenzioil percorso attraverso Port'Alba
fino a Piazza Bellini e all'Accademia di Belle Arti. La rassegna
torna dopo 11 anni in città all'inserimento nel programma del Napoli
Teatro Festival e alla volontà di Ettore De Lorenzo, ideatore del
festival e determinato a rilanciarlo. Il via avverrà appunto in
Piazza Dante alle 17.30 con "Mantra" una performance
musicale di Aluei, musicista napoletano che da 18 anni vive a Los
Angeles lavorando alle colonne sonore delle grandi produzioni
cinematografiche. "Il suono è terapeutico - racconta lo stesso
Aluei - e a Napoli è doppiamente terapeutico perché ci sono
bellissime voci, grazie alla nostra napoletanità che esprimiamo nel
canto. In 'Mantra' è fondamentale la partecipazione di tutti quelli
che amano il canto, i musicisti, chiunque suoni uno strumento o
danzi. Da Piazza Dante tutti insieme irradieremo la città da uno
stato di silenzio a uno stato di gioia".
Aluei sarà anche protagonista
dell'evento di sabato alle 17, quando da Napoli partirà uno "shhhh"
collettivo per far riflettere tutti sul valore del silenzio e sul
peso delle parole, ma decine sono gli eventi in programma (cartellone
completo sulla pagina Facebook del Napoli Strit Festival) a
cominciare dallo Slam Poetry in Piazza Bellini di sabato sera, fino
alle esibizioni de "La baracca dei buffoni", dell'Uomo
ombra Sergio Longobardi, Los Filonautas e il Circo Bipolar.
“La Regione Campania - ha dichiarato
il presidente Vincenzo De Luca - ha fortemente voluto il ritorno di
un evento così amato dalla città e in grado di rendere protagonisti
i cittadini-spettatori, abbattendo quel muro che spesso divide i
produttori culturali con il pubblico. La nostra intenzione è quella
di allargare quest’esperienza anche agli altri capoluoghi
regionali, per espandere questo modello di produzione culturale e
questa visione nel segno della partecipazione attiva e del
coinvolgimento dal basso dei cittadini ai processi culturali. La
cultura non può essere un diritto per pochi”.
Arte di strada, perché arte per tutti,
quindi, un bisogno primario come spiega il direttore artistico del
Napoli Teatro Festival Ruggiero Cappuccio: "Mi chiedo spesso -
spiega - perché la cultura in Italia interessa molto a chi ha pochi
soldi, perché i ricchi a parte collezionare arte non sono molto
interessati alla cultura. Per questo ho abbassato da 34 a 8 euro i
prezzi dei biglietti del Teatro Festival e ho voluto l'unione delle
energie con lo Strit Festival, una manfestazione che ha avuto una
presenza storica a Napoli e aveva il diritto di tornare. Il tema del
silenzio mi appassiona perché è nel silenzio che sono nati più
grandi sogni dell'umanità, è nel silenzio che Beethoven scrive la
sua più grande sinfonia, è nel silenzio che Leonardo dipinge il
Cenacolo. E il silenzio è quello che auguriamo a quelle persone che
farebbero bene a fare silenzio".
Nessun commento:
Posta un commento