Salerno
2-11 giugno 2018
Il Conservatorio statale di Musica
“G.Martucci” di Salerno
Dipartimento di Musica d’Insieme
In collaborazione con
L’Associazione Bottega San Lazzaro
Presenta
festival di Musica da Camera
Sant’Apollonia
V Edizione
Salerno 2-11 giugno 2018
I colori dei Fiati
Direttore: Antonio Fraioli
Salerno, lunedì 11 giugno, ore 20
Chiesa di Santa Apollonia
INGRESSO LIBERO
Tutti i colori degli ensemble di fiati
Lunedì 11 giugno,alle ore 20, nella
chiesa di Santa Apollonia, serata finale della V edizione del
Festival di musica da camera promosso dal dipartimento di Musica
d’insieme del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno.
Gran finale,11 giugno, alle ore 20, la
V edizione del Festival di Musica da Camera Sant’Apollonia. Un
evento, nato dalla sinergia del Conservatorio di Musica “G.Martucci”
di Salerno, promotore di un progetto del Dipartimento di Musica
d’Insieme, presieduto da Francesca Taviani, con la Bottega San
Lazzaro di Chiara Natella che nella Chiesa di Santa Apolloniaoffre di
ospitare la rassegna. Ribalta dedicata ai legni, in un ensemble
composto da Franco Ascolese, Giusi Costa, Isabella Gaeta, Patricia
Safarova e Alessia Pellegrino alflauto, Francesco Pio Ferrentino,
Marta Imparato, Dario Ferrigno e Fausto Cerrone al clarinetto,
Vincenzo Di Lieto e Antonio Proto alcorno, Francesco Quarata e Cosimo
Cerrone alfagotto, diretto da Antonio Fraioli, che riveleranno tutte
le nuages timbriche, in un programma che abbraccia diversi genere ed
epoche, spaziante da Johann Nepomuk Went a Charlie Parker. La serata
principierà con due dalle 21 danze ungheresi di Johannes Brahms,
amate per la creazione dei ricalchi del lessico folclorico. Infatti,
i motivi sono tanti, primi fra tutti la freschezza e l’esotismo
tutto gitano delle melodie, ascoltate da Brahms attraverso piccoli e
improvvisati complessi formati da uno o due violini, contrabbasso e
cimbalom. La formazione eseguirà la danza n°3che riprende la
canzone nuziale Tolnai Lakadalmas di Rizner, un allegrettoche
comincia con un tema quasi pastorale e infantile, per poi sfociare
nell’atteso fortissimo dell’insieme e la n°7, uno schizzo a
penna capace di mutare i caratteri della sonorità, un vero sviluppo
nel segno virtuosistico timbrico e tecnico. Si passerà, quindi, ad
un brano di rarissimo ascolto, la Deuxieme Suite di Johann Nepomuk
Wendtda Pieces en Harmonie, che rappresenta una rarità assoluta nel
mondo delle composizioni per ensemble di fiati, della quale
apprezzeremo la fresca inventiva. "Le cose che ascoltate
provengono dallo strumento di un uomo, - affermava Charlie Parker-
sono esperienze: il bel tempo, la vista di una montagna, un bel
respiro d'aria fresca. La musica è questo: la tua esperienza, i tuoi
pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà fuori dal tuo
strumento". Ed ecco che l’anima jazz di Antonio Fraioli si
espleterà attraverso i suoi allievi in Marmaduke uno dei brani cult
di Charlie Parker, torrenziale improvvisatore e caposcuola del
be-bop, facendo rivivere le rapide e folgoranti scansioni melodiche e
ritmiche e la sua Yardbird Suite, forse la composizione più lirica
di Parker, e uno per il quale ha anche scritto un testo ('What Price
Love?') Diverse fonti menzionano il fascino di Parker per il
compositore classico Igor Stravinsky. Nel suo libro “Charlie Parker
His Music and Life” Carl Woideck scrive, "Sebbene Parker
tendesse generalmente a scrivere nuove melodie su forme
preesistenti," Yardbird Suite "(il titolo è evidentemente
un gioco di parole sul pezzo" Firebird Suite "di Igor
Stravinsky); è una composizione interamente originale in entrambe le
melodie (sezioni A e B) e progressione di accordi ". Omaggio
finale nell’anno celebrativo del centocinquantenario della morte di
Gioacchino Rossini, con il grazioso “Rondò”strumentale che funge
da interludio danzato dal I atto del Guglielmo Tell.
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