Nell’ottica di favorire un’esperienza
diretta e partecipata, e di un sempre maggior coinvolgimento dei
giovani nella scoperta dell’arte contemporanea, Andrea Viliani,
direttore del Madre, il museo d’arte contemporanea Donnaregina
della Regione Campania, terra’ una Masterclass dedicata ai temi
dell’arte contemporanea e alle professioni museali domenica 22
luglio dalle ore 14:30 alle 16:00, presso l’antica Ramiera di
Giffoni.
Il Madre, le sue collezioni, il suo
programma espositivo e i suoi servizi educativi e di inclusione
sociale, entrano nell’articolato programma del Giffoni Film
Festival, su espresso invito del suo Direttore, Claudio Gubitosi.
La Masterclass di Andrea Viliani è
aperta a 100 giovani tra i 16 e i 34 anni e verterà in particolare
sul ruolo del critico, dello storico dell’arte e del curatore di
mostre, approfondendo inoltre le funzioni connesse al management e
alla governance di istituzioni culturali nel settore dell’arte
contemporanea. Un incontro che si inserisce pienamente
nell’evoluzione del “brand” Giffoni: in origine Festival, oggi
Experience e nel 2020, in concomitanza con il cinquantennale della
sua storia, Opportunity, e cioè una delle più importanti aziende
culturali in Italia. Proprio pensando al tema
dell’opportunità che Giffoni ha scelto di ampliare nel 2018 le
categorie Masterclass fino a 5, per un totale complessivo di 500
partecipanti, concentrando ognuna di esse sugli argomenti più
urgenti per i giovani italiani oggi... “Grandi opportunità di
lavoro per grandi richieste”: questo lo slogan che meglio
sintetizza l’evoluzione del progetto Giffoni Masterclass dal 2018
al 2020.
Cinque modi diversi di fare formazione
e di articolare un laboratorio di idee che, con l’avvio della
Giffoni Multimedia Valley, intercetteranno nuovi spazi, nuove
dinamiche e nuovi scenari tutti da esplorare, come quello dell’arte
contemporanea. Dichiara Andrea Viliani, direttore del Madre: “È un
grande onore e una reale responsabilità tenere questa Masterclass:
sarà un confronto aperto e dinamico, vorrei far entrare i ragazzi
nel vivo della quotidianità del lavoro al museo ma anche condividere
con loro le prospettive che il museo può offrire a un giovane oggi.
Prospettive professionali ma anche di implicazione attiva nel nostro
essere cittadini del mondo in cui viviamo: perché il museo non è
solo lo spazio-tempo della conservazione del nostro patrimonio e
della nostra identità culturale, ma anche una straordinaria
occasione per aprirci al mondo, e trovare soluzioni di fronte ai
rischi della globalizzazione, dell’omologazione digitale e
dell’accettazione passiva di un destino che, invece, e nelle nostre
mani e che possiamo contribuire a cambiare. Ecco perché il museo
appartiene a tutti, ma soprattutto ai giovani”.
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