Liberamente tratto da Il povero Piero
di A. Campanile: la drammaturgia e la regia sono a cura di Simona
Tortora, aiuto regia Luigi Fortino, scenografia Caterina Bruno, luci
e tecnica Giuseppe Petti. In scena Rocco Buoninconti, Anna Califano,
Francesca Cercola, Giuseppe Citarella, Licia Crispini, Gaia
Cuccurullo, Alessandro Franco, Luigi Fortino, Michela Galise,
Emiliana Giordano, Pietro Giordano, Christian Liguori, Fabrizio
Manfredonia, Mattia Marino, Sissy Marino, Carlotta Nocera, Giuseppe
Petrozzi, Michela Petti, Marilù Rescigno e Anna Rossi. Nelle note di
regia, Simona Tortora scrive: "Ho sempre amato chi fa della
quotidianità un atto artistico e sovversivo. Nelle sue opere,
Achille Campanile riesce con la sua scrittura surreale ed ironica a
prendere di petto la realtà del nostro più comune agire e a darle
una dimensione che ne mette in luce tutta la sua contraddizione. La
pièce Il povero Piero, antesignana del teatro dell’assurdo, è
stata di ispirazione a questo nostro nuovo lavoro. Una commedia
dell’equivoco, in cui la trama prelude ad eventi surreali cui si
imbatteranno i personaggi dopo la morte del protagonista (assente,
come in alcuni eccellenti repertori scenici), ritmati da un
andirivieni di parenti e amici portatori di un ipocrita perbenismo di
circostanza, oltre che di volgarità e vizi scanditi da raffinata e
graffiante ironia. L’intelligenza comica di Campanile, la sua
geniale ilarità mi hanno ispirata nella scrittura di questa nuova
drammaturgia: (in realtà solo apparente)ⁿ"
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