«Il titolo della mostra - spiega la
curatrice - fa riferimento alla celebre catena di ristoranti in cui è
possibile mangiare di tutto a poco prezzo e in cui si scatenano delle
vere e proprie gare alimentari incontrollate, dunque al concetto di
arraffare e di abbuffarsi fino alla perdita di lucidità, sia in
ambito consumistico (nel caso di De Molfetta) che in ambito politico
(Maglionico). I due artisti indagano l’uno attraverso la pittura e
l’altro la scultura, problematiche contemporanee e di estrema
attualità quale l’idolatria maniacale di una estetica fittizia del
cibo che diviene una droga e un surrogato di passiva felicità, le
promesse mancate della politica e nel contempo il richiamo quasi
bulimico all’ingordigia del potere, attraverso il gioco delle
carte, il rifiuto di plastica abbandonato, i simboli della società
capitalistica come il Mc Donald’s e le grandi multinazionali,
simboli di un decadimento culturale oramai irreversibile».
In esposizione, una grande opera in vetroresina di Francesco De Molfetta ("Milkow"), accompagnata da una serie di piccole porcellane smaltate a terzo fuoco (tecnica tradizionale settecentesca), tutte riprese da calchi in gesso del Settecento, e l’inedita installazione pittorica dalla sfumatura socio-politica "Poker Face" di Giulia Maglionico che rimanda alle leadership internazionali, unitamente ad altre opere a tema alimentare.
L'inaugurazione si terrà sabato 29
settembre alle ore 17.00.
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