lunedì 17 settembre 2018

Giornate europee del Patrimonio

Sabato 22 e domenica 23 settembre 2018

La Madonna delle ciliegie. Un riposo nella fuga in Egitto
22 settembre, ore 10.30

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, viene pubblicato e presentato il quaderno della mostra iconografica “La Madonna delle ciliegie. Un riposo nella fuga in Egitto” che si è svolta lo scorso inverno alla Certosa; il quaderno raccoglie, saggi di natura iconografica e sul tema della diffusione delle immagini in epoca anteriore alla fotografia, oltre alle schede delle opere esposte
L’esposizione ha presentato opere del patrimonio del Museo, mai esposte al pubblico: una tela degli inizi del Seicento di un pittore seguace di Barocci, replica con variazioni del Riposo nella Fuga in Egitto dello stesso autore, insieme a stampe, sullo stesso soggetto, databili dal Cinquecento all’Ottocento, fornendo spunti di riflessione non soltanto sulla formazione del patrimonio museale – in gran parte frutto di donazioni da parte di colti e encomiabili collezionisti privati – ma anche sul tema della replica e riproduzione nell’arte, tra copie e incisioni.
Nel Refettorio della Certosa presenteranno il quaderno: Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania, Rita Pastorelli, direttore della Certosa e il Monsignor Professor Ugo Dovere della Diocesi di Napoli.


Le tecniche fotografiche dei “protofotografi”
22 settembre, ore 12.00

Seminario sulle tecniche fotografiche utilizzate dai “protofotografi”, in occasione della mostra in corso al museo “Alphonse Bernoud pioniere della fotografia. Luoghi, persone, eventi”.
Allestita nella antica Spezieria dei monaci della Certosa di San Martino, l’esposizione è la prima mostra monografica dedicata a uno tra i più versatili e poliedrici fotografi dell’Ottocento, il francese Alphonse Bernoud (Meximieux 1820-Lione 1889) che, come altri pionieri della fotografia, scelse la penisola italiana per svolgere la propria attività professionale e diffondere i prodigiosi risultati della nuova invenzione, stabilendosi verso il 1856 a Napoli, città che divenne ben presto sede principale della s ua intensa attività. La mostra presenta oltre duecento opere - da collezioni pubbliche e, in parte considerevole, da collezioni private- che testimoniano la sua moderna concezione imprenditoriale della fotografia che, senza rinunciare al suo status di arte, assumeva un ruolo fondamentale nell’informazione pubblica, affermando anticipatamente l’importanza del fotoreportage. Insieme alle foto stampate all’albumina, la tecnica più diffusa dell’epoca, ad alcuni dagherrotipi e a qualche inedita ‘carta salata’ in vari formati, dal ‘mezzano’ alla carte de visite, dalle vedute in stereoscopia alle cabinet, è presentata anche una selezione di strumentazione d’epoca, tra cui alcuni apparecchi appartenuti al fotografo francese. L’incontro-seminario con Fabio Speranza, curatore della mostra, consentirà ai visitatori di approfondire, anche attraverso proiezioni di filmati ed immagini, le tecniche fotografiche utilizzate dai “protofotografi”, dalla dagherrotipia, alla calotipia, al collodio umido.
La partecipazione al seminario è con il biglietto di ingresso al Museo, per un numero massimo di 20 partecipanti.
Prenotazione alla mail: accoglienza.sanmartino@beniculturali.it Info: 081 2294510-537-538-532



La quinta dimensione delle Certose
22 settembre, ore 16.30

In occasione della manifestazione, i visitatori potranno partecipare all’inizio del semestre di sperimentazione del progetto CHROME (Cultural Heritage Resources Orienting Multimodal Experiences) “La quinta dimensione delle Certose. L’architettura nelle rappresentazioni multimodali tra visione reale e virtuale”. Un progetto che prevede la più grande raccolta di risorse digitali relativa alle tre Certose della Campania mai operata, al fine di progettare e realizzare tecnologie avanzate per una fruizione innovativa di tale patrimonio. La prima tecnologia oggetto della sperimentazione sarà il cave virtuale, un sistema di proiezione avvolgente su schermo semicircolare di 4x3 metri, su cui vengono proiettate le immagini delle ricostruzioni tridimensionali delle certose. I visitatori possono chiedere ad un agente artificiale di illustrare i dettagli di quanto proiettato indicando e puntando, con semplici gesti, gli elementi sullo schermo.
Il progetto CHROME è frutto di un consorzio interdisciplinare composto dall'istituto di Linguistca Computazionale di Pisa e dall'Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti, entrambi appartenenti al CNR, da tre università italiane (Federico II di Napoli, Università di Salerno e Università di RomaTre) e dal Polo museale della Campania
Il cave virtuale sarà visibile nell’area bookshop del Museo e attiva per due settimane, con orario ore 8.30-18.30, eccetto il mercoledì)



IncontrArti. Storia e storie migranti alla Certosa
23 settembre, ore 10.30

Nel Refettorio della Certosa, verrà presentato il progetto “IncontrArti. Storia e storie migranti alla Certosa” rivolto agli immigrati e a tutti coloro che abbiano voglia di confrontarsi con lo scopo di raccontare le storie della città. Storie felici, drammatiche, prodigiose, storie di luoghi e di persone. Seguirà una visita guidata alla sezione del museo “Immagini e memorie del Regno e della città di Napoli”, per coloro che desiderano approfondire la conoscenza del luogo in cui vivono ma che potrà diventare occasione, se vorranno, per condividere e raccontare altre storie, quelle personali, ordinarie o eccezionali, nuovi spaccati di vita quotidiana nella città.
Il Museo di San Martino nella splendida Certosa è, per antica scelta, il “museo della città”, di una città nutrita alla radice da molteplici culture, da sempre porto ospitale per uomini e donne di tutto il mondo. Una vocazione che si desidera confermare incontrando con calore i cittadini di oggi, e di domani. La visita si svolgerà in lingua italiana.
Un appuntamento che diverrà mensile, organizzato dal Polo museale della Campania in collaborazione con l'Associazione antirazzista Interetnica “3 Febbraio".
La partecipazione è gratuita per un massimo di 20 prenotati alla mail accoglienza.sanmartino@beniculturali.it.


Le dimensioni dell’arte _segni nella certosa .
23 settembre, ore 17,00

“Le dimensioni dell’arte – Segni nella Certosa” è una performance in mostra di e con Lucio Salzano, con musiche originali composte ed eseguite da Antonio Onorato. L’intervento è parte di un progetto complessivo dal titolo “Le dimensioni dell’arte” che si svolge in diversi siti d’Italia e che si interroga sul valore dell’arte fuori dagli schemi e dai valori che il mercato le assegna.
Lucio Salzano, definito “uno dei più originali e coraggiosi registi dei nostri tempi”, opera nel campo della regia e dell’ideazione teatrale sin dagli anni ’80. Il suo lavoro è particolarmente rivolto alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici nella convinzione che non ci sia alcuna netta separazione tra le varie forme di espressione creativa e che l’arte si nutra, invece, della loro contaminazione. Negli ultimi anni in particolare è stato ideatore di format originali e innovativi. Per questo suo nuovo progetto è anche autore delle opere/oggetti di scena che, già esposte in altre gallerie e luoghi museali, hanno riscosso un grande interesse. Della performance è parte integrante il tappeto sonoro creato ed eseguito dal vivo dal noto musicista Antonio Onorato con la sua breath guitar, in un intreccio multimediale di musica, arte visiva, parole e azione scenica che avvolge gli spettatori in una dimensione emozionale-onirica e supera gli steccati tra le diverse arti.
Nella performance che si svolgerà nel Ninfeo e nel Giardino prospiciente della Certosa, il pubblico assisterà alla nascita e alla realizzazione dal vivo di un’opera site specific, dedicata esclusivamente alla Certosa, che riporta la dimensione dello spazio stesso “misurato” e calcolato dall’artista.
L’opera così realizzata farà parte di un itinerario che sarà infine “raccontato” attraverso un catalogo/video di una mostra itinerante dal titolo appunto “Le dimensioni dell’arte” e rimarrà in mostra insieme ad altre opere/oggetti di scena nel Ninfeo della Certosa fino al 7 ottobre
La performance è presentata da JUBOX Teatro in collaborazione con il Polo Museale della Campania; responsabile tecnico allestimento Michele Iodice; coordinamento tecnico scientifico Rita Pastorelli.

Partecipazione con il biglietto del museo.

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