“di Giovedì al…Rodaviva”,
aperitivi letterari promossi dalla XIII edizione di
..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, in
collaborazione con lo stesso Bar Libreria Rodaviva a Cava de’
Tirreni, propone Giovedì 15 Novembre, alle ore 18.30, due libri
“postumi”: “Mò t’‘o ccont… Diario dalla prigionia” di
Gennaro Brasiletti e “Novelle Amalfitane” di Angelo Nazareno
Amato, entrambi editi da Terra del Sole.
Nel settembre del 1943 la flotta
americana sbarca a Salerno per liberare l’Italia dai tedeschi. La
seconda guerra mondiale aveva distrutto il mondo occidentale e
l’Italia era devastata. Quello sbarco fu sinonimo di libertà e
rinascita. Il conflitto bellico sarebbe però finito solo due
anni più tardi con la resa della Germania di Hitler. Il 29 agosto
1945 faceva ritorno a Vettica Minore, villaggio rurale di Amalfi,
dalla prigionia Gennaro Brasiletti, nato ad Atrani il 3 settembre
1901, muratore, sposato con quattro figli. Egli nel periodo più
cruciale della sua esistenza ha tenuto un diario, che ha ricopiato in
età avanzata da pezzi di carta di fortuna scritti a matita. Tra i
foglietti di cui si è servito ci sono le schede, buttate via, di
ebrei di passaggio nel suo campo, a Pozaverac, durante il loro
trasferimento da un campo all’altro, forse quelle di coloro che
erano caduti stremati strada facendo. Il diario dal titolo Ricordi
della vita militare e della prigionia della Guerra 1940- 1943 è il
racconto di tutto ciò che gli è accaduto, dal giorno in cui è
stato richiamato alle armi fino al suo ritorno a casa dalla
prigionia. Gennaro scrive il diario come una lunga lettera alla
moglie e ai figli lontani, per raccontare le sue giornate, le sue
ansie, le sue speranze, e sentirseli così più vicini. Ma anche per
interrogarsi, per chiarirsi una realtà che gli si svela giorno per
giorno, a partire dall’inefficienza organizzativa, dalla carenza di
divise e armi riscontrate a Napoli, alla spettacolarità, alla
retorica e agli inganni scoperti a Roma. Lo scrive, soprattutto, per
non dimenticare, nulla. Né le sofferenze fisiche e psichiche,
gl’incidenti sul lavoro, le malattie; né le sensazioni, le
emozioni, le cose belle che appagavano il suo spirito e la sua
sensibilità estetica. Gennaro Brasiletti è morto nella “sua”
Amalfi il 3 febbraio 1997; i figli e i nipoti hanno voluto
condividere con tutti questi suoi Ricordi in “Mò t’‘o ccont…
Diario dalla prigionia”, curato dalla scrittrice Rita Di Lieto, per
il loro valore di testimonianza su quella parte poco nota della
Seconda Guerra Mondiale definita “una guerra a parte”, quella
combattuta dai militari italiani nei Balcani e le sue infelici
conseguenze.
“Sono anni, che questo sogno di
pubblicazione doveva realizzarsi. Anni trascorsi tutti insieme, con
l’indimenticabile Angelo Nazareno, eclettico e simpatico,e tutta la
sua famiglia, amici di una vita, raccolti attorno al camino, nelle
memorabili, spensierate serate, mentre la voce della nipote Valentina
declamava qualche storia,continuamente interrotta da un commento,
un’esclamazione, una risata. Passo dopo passo, per aspera ad astra,
ci siamo finalmente riusciti.”, così racconta la pubblicazione di
“Novelle Amalfitane” la curatrice dell’opera Anna Di Bianco, a
5 anni dalla scomparsa di Angelo Nazareno Amato, autore di questa
raccolta. “Sono pagine che sanno di salsedine e di luce accecante,
mediterranea, amori rubati al tempo e spensierate amicizie, gelati e
baci a labbra salate, pianti e risate, escursioni nella mitica
Divina…in una parola di giovinezza” - scrive ancora,
nell’introduzione all’opera di Amato, la curatrice - “Sanno di
un mondo non molto lontano, quello dell’immediato dopoguerra, ma
che oggi percepiamo già leggendario e distante anni luce; anni di
cambiamento, di profonda evoluzione, di passaggio da un’economia
rurale ad un’altra ormai fondata sul turismo. Sanno di un
romanticismo che mai mancava, neanche nell’avventura più fugace,
nell’attrazione più sensuale, nel flirt più disimpegnato; sanno
della grande capacità, da parte di quei giovani, di godere a pieno
la vita e delle più piccole cose”.
Angelo Amato ha collaborato negli anni
‘50 con varie testate giornalistiche (IL MATTINO D’ITALIA, IL
QUOTIDIANO, IL GIORNALE, IL GIORNALE DEL TURISMO, AMALFI COSTIERA
AZZURRA,
LA VOCE DI SALERNO), firmando
inchieste, cronache turistiche, servizi speciali e interviste a
personalità quali John Huston e Menen Aubrey. Funzionario dell’Enpas
a Bari, collaboratore del Centro di Storia e Cultura Amalfitana. La
scrittura di novelle e poesie rimane la propensione di tutta la sua
vita, talento che ama condividere con figlie, nipoti, amici e
colleghi. Si è spento a Castiglione di Ravello all’età di 90
anni.
Ne parleranno, con Alfonso Bottone,
direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro
in Mediterraneo, i giornalisti e scrittori Gregorio Di Micco e Franco
Bruno Vitolo. La serata sarà aperta dai saluti di Sandra Ruggiero
del Bar Libreria Rodaviva.
Maggiori informazioni sul sito
www.incostieraamalfitana.it e sulla pagina facebook
@incostieraamalfitana.it
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