Nelle forme della scultrice Diana
D’Ambrosio, c’è una carica ancestrale e dirompente: linee fluide
e morbide definiscono volumetrie maestose ed essenziali,
contraddistinte da una spiccata pulizia visiva che colpisce fin dal
primo colpo d’occhio. Il richiamo costante alla dimensione umana e
lo sguardo rivolto alla realtà fenomenica, colta nelle sue varie
manifestazioni, vengono declinati e trasposti in una chiave astratta
e rigorosamente nitida, che mostra anche un desiderio spirituale.
Allo stesso tempo, il rapporto con la materia rimane una costante
ancorata saldamente alla sfera terrena e altrettanto profondamente
radicata nell’animo dell’artista. Questa componente è in parte
riconducibile alle sue origini ed esperienze, in parte alla sua
formazione e al suo richiamo all’arte di Henry Moore. Il suo è un
percorso contraddistinto dalla manipolazione di diverse materie o
materiali utilizzati in questi anni: pietra, marmo, bronzo fino al
moderno plexiglas utilizzato a far trasparire la vera natura delle
cose; ha sempre adoperato materiali eterogenei che da un lato
avessero una propria energia naturale, che in un certo senso hanno
già intrecciato la loro vita con la storia dell’uomo.
Diana D’Ambrosio è nata a Somma
Vesuviana, diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti, è
stata allieva di Di Fiore, De Vincenzo e Zullo; insegna arti
figurative presso il Liceo Artistico Don Lorenzo Milani, Napoli. Le
principali mostre: Giovani Scultori- Cava de’ Tirreni, 1990; Questa
pittura, Questa scultura- Somma Vesuviana, 1991; Scultori Campani-
Minori, 1992; Mostra della Pietra lavorata- Arezzo, 1994/2000; Le
grandi mostre del Giubileo- Napoli Open Art sala V. Gemito, 2000;
Omaggio a Francesco- Siena, Arezzo e Assisi, 2002/2003; Sala
Consiliare- Marigliano, 2005; Percorsi Paralleli- Napoli, Chiesa S.
Severo, 2007; Consenso, Napoli Ipogeo dell’Annunziata, 2006; Forme
di luce- Basiliche Paleocristiane Cimitile, 2008; Galleria
Diapasonarte- Napoli, 2009; Schegge di Majo, Baiano, 2010; Palazzo
Baronale- Acerra, 2011; Transumazione Alchemica- Palazzo Venezia
Napoli, 2012; Spazio Amira- Nola, 2012; Palazzo Baronale- Avella,
2012/2013; Tablets Abbazia Benedettina- San Salvatore Telesino, 2013;
Tablets Museo Archeologico- Alife, 2013; Arte e Design Carceri di
Nola- Nola, 2014; Land Art Flegrei- Monte Nuovo, 2015; Pagea arte
contemporanea- Angri, 2016; Contact- Somma Vesuviana, 2016; Land Art
Campi Flegrei- lago d’Averno, 2016; Beauty Pagea arte
contemporanea- Angri, 2016; Criptica- Museo del Sottosuolo, Napoli,
2016; Tracce, Campanile di Nola 2017; i Colori della Poesia,
Feltrinelli. 2017; Matronei
reggia di caserta, 2017; Appartenenza, Marigliano, maggio 2017;
Legami, Caserta, dicembre 2017; Liberarbitrio, Nola, dicembre/
gennaio, 2017/2018; Le stanze dell’arte, Cimitile,
dicembre/gennaio, 2017/2018.
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