Ayumi Sasaki non è nuova
all'Italia e, in particolare, a Reggio Emilia, dove già nel 2015
aveva esposto alcune sue opere pittoriche in occasione della
collettiva "Made in Giappone", promossa da diverse
associazioni e gallerie d'arte della città. A tre anni di
distanza, l'artista presenta alla Galleria 8,75 Artecontemporanea la
sua prima personale, che attinge alla tradizione secolare del Teatro
Kabuki, passando attraverso le figure della Geisha e della Maiko, per
approfondire il ruolo della donna nella società in cui viviamo.
Inizialmente recitato solo dalle donne, il Kabuki divenne successivamente appannaggio esclusivo degli uomini che interpretavano anche i ruoli femminili. Le danze odierne delle Geishe derivano dal Teatro Kabuki, ma il confine tra realtà è finzione è labile. Le Geishe infatti possono imitare il Kabuki, ma non interpretarlo in via ufficiale. Ayumi Sasaki auspica, dunque, un ritorno al Kabuki delle origini, «fatto di passione, bellezza e libertà».
In esposizione, una selezione di opere
inedite ad olio su tela e su tavola, alcune delle quali di grandi
dimensioni, cui si aggiungono alcuni acquerelli su carta.
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