A meno di un mese dalla presentazione
del progetto di Lara Favaretto Indagare il sottosuolo. Atlante delle
storie omesse, vincitore della 2° edizione del bando Italian Council
2017 e destinato al Parco Archeologico di Pompei, il museo d’arte
contemporanea della Regione Campania è stato indicato dalle
istituzioni proponenti come destinatario di tre dei dieci progetti
vincitori della 4° edizione di Italian Council, il primo bando
internazionale a sostegno dell’arte contemporanea italiana promosso
dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e
Periferie Urbane (DGAAP) del Ministero per i beni e le attività
culturali (MiBAC).
Nel 2019 il Madre riceverà infatti le
opere Hic Sunt Dracones di Francesco Bertelé, The Pilgrimage di Rä
Di Martino e Un Certo Numero Di Cose/A Certain Number Of Things di
Cesare Pietroiusti, che contribuiranno ad articolare, all'interno
della collezione del museo, una rappresentazione diversificata, dal
punto di vista dei linguaggi, delle pratiche, delle formazioni e
delle appartenenze generazionali, della ricerca artistica italiana
contemporanea.
Già nel 2018 il patrimonio della
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli si era
dotato di un'opera vincitrice della 1° edizione del bando Italian
Council 2017: Inventory. The Fountains of Zaatari, di Margherita
Moscardini, presentata da Fondazione Pastificio Cerere di Roma.
Il progetto di Lara Favaretto è stato
invece promosso dalla Fondazione Donnaregina per le arti
contemporanee e dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, e
realizzato in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei.
L'opera di Francesco Bertelé (Cantù,
1978), Hic Sunt Dracones, presentata da Fondazione Made in Cloister
di Napoli in collaborazione con Gallerie Costiere Pirano (Slovenia) e
Fondazione AVnode di Amsterdam, sarà costituita da una installazione
multimediale che riporta dati e informazioni raccolti dall’artista
partendo da un'azione performativa ed esperienziale. Essa consisterà
in una scalata sulle alte scogliere dell'isola di Lampedusa al fine
di mapparne le superfici in 3D, registrarne il sonoro e riprenderne a
360° il contesto. L'opera finale, destinata alla collezione del
Madre di Napoli, ricreerà virtualmente le stesse condizioni di
attraversamento vissute dall’artista, che potranno essere rivissute
in maniera immersiva dai visitatori, sondando i limiti fisici e
psicologici dell'individuo posto in relazione con l’ambiente
naturale.
The Pilgrimage, il progetto di Rä Di
Martino (Roma, 1975) presentato da Fondazione Volume! di Roma con
Mostyn Gallery di Llandudno (UK) e Kunstmuseum di St. Gallen
(Svizzera), e con Fondazione Sardegna Film Commission, si concentra
sulla visione di mondi possibili: un racconto video del making of di
un film di fantascienza, una storia che l’artista immagina girata
come fosse un film di antropologia ambientato nel futuro.
Il progetto di Cesare Pietroiusti
(Roma, 1955), Un Certo Numero Di Cose/A Certain Number Of Things,
proposto da Istituzione Bologna Musei – MAMbo in collaborazione con
Grazer Kunstverein di Graz (Austria) e ACT/MIT (MIT program in Art
Culture and Thecnology), Cambridge (USA), prevede una mostra
personale di Cesare Pietroiusti finalizzata alla creazione di una
nuova opera. Peculiarità della mostra sarà la suddivisione delle
sezioni in “oggetti-anno” a partire dalla nascita dell’artista.
Per il 2019 l’“oggetto-anno” sarà il risultato di un
laboratorio in cui gli altri oggetti saranno riproposti sotto forma
performativa in una sorta di “mostra della mostra”. Il lavoro
risultante dal laboratorio costituirà un insieme di sculture,
dipinti, video, audio, fotografie, testi.
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