Dopo il successo riscosso nel 2017,
l'artista italiano Marco Bolognesi espone ancora una volta al Museo
Oscar Niemeyer - MON, nell'ambito della grande rassegna che,
attraverso ricognizioni storiche e nuovi progetti, celebra i 25 anni
della Biennale di Curitiba, punto di riferimento nell'arte
contemporanea brasiliana ed evento di primo piano nel circuito
internazionale.
La manifestazione, promossa da
Fondazione Culturale di Curitiba, Municipalità di Curitiba, Museo
Oscar Niemeyer - MON, Segreteria di Stato per la Cultura del Governo
del Paraná e Ministero della Cultura del Governo Federale con il
supporto di URBS, coinvolge, oltre al MON, sede delle mostre
principali, anche altri centri culturali e spazi pubblici con
programmi paralleli, interventi d'arte urbana ed esposizioni in
gallerie e musei.
Curata da Tício Escobar e Luiz Carlos
Brugnera, "Unspoken Deals" riunisce al MON artisti di
spicco delle precedenti edizioni della Biennale.
Marco Bolognesi espone, al primo piano
dell'Eye Tower disegnata da Niemeyer, quattro opere della serie
"Techno Mutant", parte della mostra "Sendai city: the
Truth", curata nel 2017 da Massimo Scaringella. Fotografie di
grandi dimensioni (100x70 cm) che, per la prima volta, mettono
palesemente in luce la natura sociale della ricerca di Bolognesi che
guarda costantemente alle vicende del contemporaneo, focalizzando la
propria attenzione sul tema del "conflitto". Conflitto come
scontro profondo tra Occidente e Medio Oriente, come strumento di
controllo, come ricerca esasperata di una verità che di fatto si
risolve in un mero punto di vista. Protagonisti delle sue opere, sono
esseri oscuri dal sapore fantascientifico, costretti a mutare per
sopravvivere. Corpi di donne ibridati da armi giocattolo, tubi di
plastica e materiali decontestualizzati, dipinti e fotografati,
secondo la tecnica del così detto "collage corporeo",
elaborata dall'artista e consolidata negli anni. Il colore nero, che
domina tutte le immagini, annulla lo spazio tra la figura e il fondo,
fino alla perdita di ogni elemento identitario. La speranza, allora,
risiede nelle stelle, nei titoli che, includendo i nomi di Adhara,
Diphda, Hadar, Shaula, aprono al futuro.
La mostra "Unspoken Deals" è
visitabile fino al 30 dicembre 2018 presso il Museo Oscar Niemeyer -
MON.
Per informazioni: www.museuoscarniemeyer.org.br. Per approfondimenti: http://bienaldecuritiba.com.br/2018/, www.marcobolognesi.co.uk.
Per informazioni: www.museuoscarniemeyer.org.br. Per approfondimenti: http://bienaldecuritiba.com.br/2018/, www.marcobolognesi.co.uk.
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