Premessa
L’essere umano è la pietra miliare
della sua esistenza; è altresì il fondamento morale di una realtà
in cui non vi è spazio per una identità rimediata e acquisibile
mediante lo schermo delle convenzioni. La ricerca pedagogica di
Katarzyna Beata Marciszuk è tutta qui: si tratta di una teoresi dai
toni semplici, efficaci, denunciatari, senza travestimenti, laddove
il nucleo problematico è da rintracciare proprio nella costellazione
delle osservazioni che ruotano intorno alla incapacità dell’uomo
di cogliere i pericoli derivati dalla società del consumo, della
multimedialità e del bieco formalismo. La raccolta di saggi I
quaderni per una responsabilità pedagogica intende recuperare un
essere umano il quale non si riconosce più nella facoltà di gestire
le proprie aspettative di vita associativa e personale. L’uomo
della multidisciplinarietà, della multimedialità, ha ceduto le
proprie realtà, le proprie aspirazioni: più che agente si sente
agito ed incapace di cogliere in sé ciò che veramente lo salva e lo
realizza. Resta tuttavia una profonda fiducia nell'Uomo nuovo e nella
sua sempre rinascente possibilità di progettare il proprio destino
contro ogni sorta di condizioni e di situazioni alienanti e
disabilitanti.
Fabio Squeo
BIOGRAFIA
Katarzyna Beata Marciszuk nasce in
Polonia, a Hrubieszow nel 1971. Laureata in Pedagogia presso
l’Università Cattolica di Lublino. E’ saggista, recensore, e
traduttore letterario. È mamma di due maschietti: Jakub e Jozef.
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