Le strategie del futuro. A seguire, si
è tenuto un dibattito sul tema, con gli interventi di Giuseppe
Gorga, responsabile UOD servizio territoriale provinciale di Salerno;
Sabato Esposito, responsabile della misura 321 - Regione Campania e
dello chef Giuseppe Daddio, direttore della Scuola di cucina "Dolce
& Salato". Le conclusioni sono state a cura di Gerardo
Alfani, presidente del Consorzio di tutela Colline Salernitane DOP.
Al termine dell'incontro, nella Sala Giunta della Provincia, show
cooking a cura dello chef Giuseppe Daddio. "Abbiamo davanti mesi
di intensa attività per la promozione del nostro olio Dop", ha
detto il presidente Alfani "impegneremo una cifra importante per
la valorizzazione del nostro prodotto grazie ai fondi del PSR
2014-2020 della Regione Campania - misura 3.2.1.
L'intero
investimento è pari a 212.781,73 euro, con un contributo del 70%.
Vogliamo promuovere, insieme con l'olio Dop Colline Salernitane, un
intero territorio con l’obiettivo di stimolare gli operatori della
filiera ad aderire al sistema di certificazione così da identificare
il loro prodotto e renderlo riconoscibile al consumatore. L’olio
Dop Colline Salernitane è sempre più richiesto perché oltre ad
essere buono è anche maggiormente controllato ed evoca un territorio
straordinario che si estende dalla costiera amalfitana fino ai templi
di Paestum. È compito del Consorzio stimolare la crescita di questa
denominazione che ha un grande potenziale di presenza sul mercato.
L'invito che faccio a tutti i possibili nuovi partner è di
partecipare e sostenere insieme le attività di valorizzazione.
Soprattutto gli agricoltori non devono perdere l'occasione di
valorizzare la loro azienda e il loro territorio". Un ultimo
invito il presidente lo ha rivolto ai consumatori e ai ristoratori:
"Usate quotidianamente sulle vostre tavole e per i vostri
clienti i prodotti tipici locali e non c’è nulla di più tipico
dell’Olio Dop Colline Salernitane”. Tra le diverse attività di
valorizzazione che saranno messe in campo ci sono la partecipazione a
fiere; gli incontri presso i frantoi, le aziende agricole e gli
imbottigliatori; la promozione presso punti vendita grandi e piccoli
che puntano su prodotti di qualità; programmi di co-marketing con
altri prodotti locali a marchio comunitario".
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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