martedì 22 gennaio 2019

Roma - “Pieghe d’acqua” di Alba Savoi

Mercoledì 30 gennaio 2019, alle ore18:00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22 si inaugura la mostra di Alba Savoi “Pieghe d’acqua” a cura di Laura Turco Liveri. 

L’esposizione rimarrà aperta fino al 15 febbraio secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00, altri orari su appuntamento.

L’evento è il primo appuntamento di Osservazione 2019 ciclo di quattro mostre in cui gli artisti dall’Associazione culturale FUORI CENTRO, tracciano i percorsi e gli obiettivi che si vanno elaborando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione.

“Sono sempre stata attratta dalla “piega”. Dalle pieghe dei panneggi del Chitone greco e la morbidezza e duttilità della tela in “segno campo” delle prime esperienze fino alle recenti ‘pieghe di luce’, ombre colorate di un raggio di luce fotografato in diversi momenti del giorno e dell’anno, attimo fuggente colto nella caducità della vita.”.

Con le sue Pieghe d’acqua, Alba Savoi affronta con determinazione, nella personale allo Studio Arte Fuori Centro di Roma, l’argomento ‘acque’, partendo dall’allarme, lanciato da anni in tutto il mondo, relativo all’inquinamento e alla scarsità di tale primario elemento. Ed è proprio dal concetto di caducità e di ‘fine vita’, che Savoi parte per un percorso a ritroso, dalle acque luride e inquinanti – e peraltro affascinanti per i colori sgargianti e sorprendentemente pittorici - alla sensazione di freschezza e pulizia delle ‘pieghe d’acqua’, che l’autrice ci restituisce nell’opera finita, tramite alterazioni digitali di foto reali. I colori nobilitati attraverso i viraggi e l’accurato lavoro di disegno digitale, svolto a livello minimale su ogni file, ci mostrano come, pixel dopo pixel, Savoi modifichi e muova l’immagine dall’interno, secondo un progetto emozionale e compositivo che arriva ad una summa tra pittura e arte concettuale, e, al contempo, all’efficacia divulgativa e di denuncia per una delle problematiche più dolorosamente indifferibili di oggi. Con l’artificio visivo - già collaudato in precedenti serie di Pieghe - dell’apposizione dell’immagine fotografica sopra il medesimo particolare ingrandito e posto in secondo piano grazie alla garzatura della superficie che ne attenua le tonalità, Savoi focalizza, approfondisce e racconta la propria visione della vita, in opere esteticamente concluse e ‘finite’.



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