Ricorrenza: 21 gennaio
Protettrice dei fidanzati
Protettrice dei fidanzati
Nacque a Roma da genitori cristiani,
appartenenti ad illustre famiglia patrizia, verso la fine del
III°secolo.
Giovanetta consacrò al Signore la sua verginità.
Giunta all'età di dodici anni le sue ricchezze e la sua avvenenza
indussero molti giovani delle più nobili famiglie romane a
domandarla in sposa. Agnese però, fedele alla sua decisione
rifiutò sempre ogni proposta di matrimonio, adducendo che ad un
altro Sposo molto più ricco e nobile di loro aveva dato il suo
cuore: alludeva a Gesù Cristo. Questi suoi rifiuti fecero però
capire che era cristiana (infuriava in quei tempi la
persecuzione di Diocleziano) e fu accusata ed arrestata. L'umile ma
forte vergine in quella tenera età fu condotta al giudice, che, per
impressionarla e indurla a rinunciare alla fede di Gesù Cristo, la
fece incatenare e le minacciò i più spietati tormenti. Agnese non
si scompose e dunque dalle minacce dei tormenti il giudice
passò alle carezze e alle lusinghe, ma risultò inutile anche questo tentativo, allora giudice ordinò
che fosse condotta in un luogo di prostituzione.
Agnese,
sicura della grazia di Dio, disse: «Non è il nostro Cristo sì poco amante dei suoi
servi, che sia per dimenticarsi di me e per abbandonarmi in questo
cimento. Egli stesso è pronto a soccorrere quelli che amano la
pudicizia, né permetterà che io perda il dono della verginale
integrità ». Sperimentò infatti quanto Gesù l'amasse: un
giovane che osò imprudentemente guardarla, fu colpito da tale
sprazzo di luce che cadde a terra accecato. Il giudice, avuto notizia del miracolo, la mandò al rogo, ma la tradizione racconta che le fiamme si divisero
sotto il suo corpo senza neppur lambirlo ed i suoi capelli crebbero
tanto da coprire la sua nudità. Fu quindi percossa con la spada ma il suo carnefice (che non aveva cuore di
eseguire la sentenza) usò tutte le lusinghe possibili per rimuoverla
dal suo santo proponimento, ma Agnese rispose che
non avrebbe mai tradito la fede. Dopo ciò, si pose per un poco a pregare, quindi chinò la
testa ed il carnefice recise la testa.
Nessun commento:
Posta un commento