La mostra “GRAFICA D’AUTORE”
promossa dall’Associazione culturale INTENTART e curata dalla
dott.ssa Simona Pasquali presenta una serie di opere grafiche di
artisti noti nel panorama napoletano e nazionale. Si svolgerà dal 2
al 29 Marzo 2019, presso lo Spazio Martucci 56 di Napoli.
Inaugurazione sabato 2 Marzo 2019 ore
18.00
Cenni critici sugli artisti:
“Il
cromatismo, i segni incisivi, le campiture dinamiche, le sagome
maestose, il rigoroso linearismo, le figure stilizzate, sono i tratti
caratteristici delle serigrafie e delle calcografie di artisti
diversi stlisticamente ma uniti da un gesto grafico che li accomuna
come un sottile filo rosso che, nella diversità dei soggetti si
fondono insieme per raccontare l’arte, in ogni sua forma.”
(Simona Pasquali)
Cenni biografici sugli artisti:
RENATO
BARISANI - (Napoli 1918-2011) Ha insegnato design all’Accademia di
Belle Arti di Napoli dal 1978 al 1984, dopo la docenza all’Istituto
d’Arte. E’ tra i maggiori esponenti dell'astrattismo italiano sin
dal dopoguerra. Partecipa dal 1947 al 1950 alle esperienze del
"Gruppo Sud" di Napoli; dal 1950 al 1955, insieme a R. De
Fusco, G. Tatafiore ed A. Venditti, costituisce il "Gruppo Arte
Concreta" napoletano; dal 1953 al 1957 è presente nel
"Movimento Arte Concreta" di Milano; dal 1960 al 1963 è
nella "Nuova Scuola Europea" di Losanna. Barisani ha
partecipato a importanti esposizioni internazionali (Biennale di
Venezia nel 1962 e nel 1972), ha vinto il premio Pollock della
Pollock-Krasner Foundation di New York (1993) Sue antologiche sono
state presentate a Napoli a Villa Pignatelli nel 1977, mentre nel
2000 viene installata in permanenza a Castel dell’Ovo la grande
scultura in metallo all’ingresso del castello. Nel 1999 sono
presentati il mosaico e la scultura monumentale per la stazione di
Salvator Rosa e la grande scultura antistante la stazione di Quattro
Giornate della Metropolitana di Napoli. RICCARDO DALISI - Nato a
Potenza nel 1931, ha ricoperto la cattedra di Progettazione presso la
facoltà di Architettura di Napoli. Presso la stessa facoltà è
stato direttore della Scuola di Specializzazione in Disegno
Industriale. Negli anni settanta, è stato tra i fondatori della
Global Tools, contro-scuola di architettura e design che riuniva
tutti i gruppi e le persone che in Italia coprivano l'area più
avanzata della cosiddetta “architettura radicale”. Nel 1981 ha
vinto il premio Compasso d’Oro per la ricerca sulla caffettiera
napoletana. Da sempre impegnato nel sociale; l’esperienza del
lavoro di quartiere con i bambini del Rione Traiano, con gli anziani
della Casa del Popolo di Ponticelli e l’impegno con i giovani del
Rione Sanità di Napoli. Diverse mostre dedicate alla sua attività
di architetto, di designer, di scultore e di pittore sono state
allestite in Italia e all’estero. Tra queste: la Biennale di
Venezia, la Triennale di Milano, la Biennale di Chicago, il Museo del
Design di Denver, il Guggenheim Museum di New York, il Museo di
Copenaghen, Palazzo Reale di Napoli, la Galleria Lucio Amelio di
Napoli, la Fondazione Cartier di Parigi, il Museo delle Arti
Decorative di Montreal, il Tabak Museum di Vienna, Castel dell’Ovo
a Napoli. SALVATORE EMBLEMA - (Napoli 1929- 2006) Dopo aver
frequentato la Scuola del Corallo di Torre del Greco e l’Accademia
di Belle Arti a Napoli, e dopo numerosi viaggi, all’inizio degli
anni Cinquanta si stabilisce a Roma dove, nel 1954, tiene la sua
prima mostra alla Galleria San Marco. Si trasferisce per alcuni anni
negli Stati Uniti, dove conosce uno dei più importanti esponenti
dell’Espressionismo Astratto americano, Mark Rothko, il cui
linguaggio pittorico, esercita su Emblema un’influenza profonda.
Tornato in Italia alla fine del decennio, alla metà degli anni
Sessanta conosce il critico Giulio Carlo Argan, che contribuirà alla
definizione e all’analisi del concetto di “Trasparenza”, fulcro
della ricerca dell’artista. Gli anni Settanta sono contrassegnati
da numerose mostre, fra cui le personali in varie sedi istituzionali,
tra cui Villa Pignatelli a Napoli e Palazzo dei Diamanti a Ferrara.
Nel 1980 e nel1982 partecipa alla Biennale di Venezia, e nel 1985 una
sua personale è presentata presso il Palazzo Reale di Napoli. SERGIO
FERMARIELLO - (Napoli,1961) Interrotti gli studi universitari di
Scienze Naturali per dedicarsi esclusivamente al disegno e alla
pittura. Nel 1989 espone per la prima volta in una personale alla
Galleria Lucio Amelio con la quale intraprende una lunga
collaborazione di lavoro. Espone in diverse mostre personali tra le
quali quella alla Galleria Il Capricorno di Venezia nel 1990 e alla
Galerie Yvon Lambert di Parigi nel 1992. È anche presente in alcuni
importanti appuntamenti internazionali quali la mostra Metropolis
alla International Kunstausstellung di Berlino del 1991 e la mostra
Les pictographes al Musée de l'Abbaye Sainte-Croix di Les
Sables-d'olonne dove Didier Ottinger lo invita ad esporre i suoi
lavori accanto a dipinti di Klee, Miró, Picasso, Penck, Sanejouand.
Nel 1993 è chiamato da Achille Bonito Oliva a partecipare alla XLV
Biennale di Venezia. GIUSEPPE MARANIELLO - (Napoli,1945) Frequenta
l'Istituto d'Arte e, per un biennio circa, l'Accademia di Belle Arti
napoletana. Nel 1969 insegna al Liceo Artistico di Benevento e, due
anni dopo, si trasferisce a Milano dove entra in contatto con artisti
e galleristi che favoriranno il suo primo orientamento verso un'arte
d'indirizzo fotografico. Dalla fine degli anni '70, il suo approdo
sempre più risoluto alla pittura e a forme e mezzi espressivi più
tradizionali. La rassegna "Dieci anni dopo: i nuovi nuovi"
sancisce appunto la nascita del gruppo dei cosiddetti Nuovi nuovi,
alle cui esposizioni partecipa in maniera stabile anche Giuseppe
Maraniello. Dal 1989 Giuseppe Maraniello insegna pittura
all'Accademia di Brera; nel 1990 ha partecipato alla Biennale di
Venezia con una sala personale. MIMMO (DOMENICO) PALADINO - Nasce nel
1948 a Paduli, ma cresce a Napoli. Fin da giovane dimostra interesse
per l’arte, grazie soprattutto all’influenza di uno zio pittore,
Salvatore Paladino. Paladino inoltre lavora prolificamente con una
vasta gamma di mezzi espressivi, tra i quali figurano, oltre al
disegno e alla pittura, la scultura e le varie tecniche di incisione.
Nel 1980 il critico d’arte Achille Bonito Oliva per la prima volta
inserisce Paladino, nella mostra “Aperto 80”, in un gruppo di
artisti italiani della stessa generazione (Sandro Chia, Francesco
Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De Maria), definendoli
Transavanguardia. Paladino ha tenuto numerose mostre in tutta Europa,
nell’America del Nord e del Sud e in Asia. L’artista vive e
lavora tra Paduli e Milano. SALVATORE PALADINO - (Napoli 1935)
Appartenente a quel gruppo di artisti che hanno fatto parte della
seconda ondata del Gruppo 58, Salvatore Paladino ha il merito di
coniugare l’oggettualità di derivazione pop con il concetto di
“opera aperta” messo a punto da Umberto Eco nel 1962 in un testo
fondamentale che ha condizionato la poetica di molti intellettuali
italiani di quel periodo storico. Vicino come sensibilità a Mario
Persico, a Guido Biasi, a Enrico Bugli, Paladino ha condiviso con
loro le battaglie di una rivista d’avanguardia come “Linea Sud”,
impostando la sua ricerca con maggiore decisione sul concetto di
gioco, tanto da redigere addirittura un manifesto sull’“arte-gioco”.
ERNESTO TATAFIORE - (Marigliano,1943) Laureatosi in medicina, si
specializza in psichiatria, praticando contemporaneamente la
professione medica e quella di artista. Nel 1969, in occasione della
prima personale alla Modern Art Agency di Napoli. La Storia e la
Filosofia diventano i grandi temi, o i pretesti, con cui l’artista
costruisce un vocabolario segnico composto. Legato alla galleria di
Lucio Amelio, Tatafiore nel 1980 partecipa a Aperto ’80 nell’ambito
della Biennale di Venezia e, elaborando un linguaggio pittorico in
sintonia con la poetica della Transavanguardia, partecipa alle più
importanti rassegne internazionali di quegli anni.
Scheda mostra
Titolo GRAFICA D’AUTORE
Artisti RENATO BARISANI - RICCARDO
DALISI - SALVATORE EMBLEMA
SERGIO FERMARIELLO - GIUSEPPE
MARANIELLO
MIMMO PALADINO - SALVATORE PALADINO -
ERNESTO TATAFIORE
Tipologia mostra collettiva
Curatrice Simona Pasquali
Sede espositiva Spazio Martucci 56 (via
Giuseppe Martucci n.56, Napoli)
Inaugurazione sabato 2 Marzo 2019 ore
18.00
Date 2 - 29 Marzo 2019
Orari martedì, mercoledì, venerdì
dalle 10.30 alle 13.00 / dalle 17.00 alle 19.00
Organizzazione Associazione Culturale
INTENTART Napoli
Info Associazione Culturale INTENTART
Napoli (www.intentartnapoli.it)
info@intentartnapoli.it / (+39)
3204887582 / Facebook: Intentart Napoli
Spazio Martucci 56: tel. 0810320281/
Facebook: Spazio Martucci 56
COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA
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