Si tratta dell' ultimo giovedì prima dell'inizio della Quaresima, ci riporta a Venezia: secondo la tradizione in Piazza San Marco si usava festeggiare un'importante vittoria, quella della Serenissima, sul patriarca Ulrico, che aveva approfittato della guerra tra Venezia, Ferrara e Padova per attaccare Grado, costringendo il patriarca Enrico Dandolo a fuggire.
Per celebrare dunque questa la vittoria si stabilì che ogni giovedì di Carnevale
fabbri e macellai avrebbero dovuto mozzare le teste ai tori, come
metafora di liberazione dagli ostacoli.
Successivamente si iniziò a
celebrare questa giornata con giochi e eventi speciali, tra cui
l'antecedente del celeberrimo Volo dell'Angelo.
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